Pensione anticipata e flessibilità in uscita: tutte le opzioni 2025

Nel 2025, diverse opzioni di pensione anticipata continueranno ad offrire flessibilità per chi desidera lasciare prima il lavoro
2 mesi fa
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pensione anticipata
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Con il 2025 alle porte, la possibilità di andare in pensione anticipata continua a interessare milioni di lavoratori italiani che si chiedono quali saranno le opzioni a disposizione. Con la legge di bilancio in Parlamento per l’approvazione definitiva, numerosi strumenti per l’uscita anticipata dal lavoro risultano confermati per il prossimo anno nel testo della manovra come varata dal governo.

Non vengono toccate la pensione di vecchiaia ordinaria (67 anni di età e 20 anni di contributi) e la pensione anticipata ordinaria (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini ovvero 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne).

Pensione anticipata con Quota 103: la conferma per il 2025

Introdotta nel 2023, confermata per il 2024 e ora prorogata anche per il 2025, Quota 103 consente la pensione anticipata ai lavoratori che abbiano raggiunto 62 anni di età e 41 anni di contributi. Questa soluzione rappresenta un compromesso interessante per chi ha una lunga carriera contributiva ma non vuole attendere i requisiti della pensione ordinaria.

Quota 103 offre una via d’uscita più flessibile per chi è intenzionato a lasciare il lavoro una volta raggiunta questa combinazione di requisiti. In questo caso, però, va considerato che la pensione erogata fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia ordinaria non potrà superare un importo mensile pari a cinque volte il trattamento minimo (per l’edizione 2023). Per le edizioni 2024 e 2025, invece, l’importo massimo della pensione Quota 103 è pari a 4 volte il trattamento minimo

In parallelo a Quota 103, il governo ha confermato anche per il 2025 il Bonus Maroni, pensato per coloro che, pur avendo maturato i requisiti per la pensione anticipata, decidono di continuare a lavorare. Questo bonus si traduce in un incremento della busta paga: il datore di lavoro non tratterrà la quota contributiva a carico del lavoratore destinata all’INPS. Permettendo quindi al lavoratore di ricevere un netto più alto. Si tratta di un’opzione interessante per chi desidera aumentare i propri guadagni rimanendo nel mondo del lavoro.

Il bonus Maroni, dunque, avrà ancora effetti in busta paga per chi lo sceglierà

APE Sociale: sostegno per le categorie fragili

Confermato anche l’APE Sociale, che prosegue per il 2025 con i medesimi requisiti degli anni precedenti. Questo strumento di pensione anticipata si rivolge a categorie specifiche di lavoratori che possono anticipare il pensionamento a partire dai 63 anni e 5 mesi, con l’obiettivo di sostenere coloro che si trovano in condizioni di particolare fragilità sociale o lavorativa. Ecco le categorie protette per l’APE Sociale.

  • Disoccupati di lungo periodo: richiede almeno 30 anni di contributi.
  • Caregiver: persone che assistono familiari con gravi disabilità, con un requisito di 30 anni di contributi.
  • Invalidi civili con un grado di invalidità pari o superiore al 74%: devono aver maturato anch’essi 30 anni di contributi.
  • Addetti a lavori gravosi: per loro è necessario un requisito contributivo più alto, pari a 36 anni.
  • Operai edili, ceramisti e operatori in impianti di ceramica e terracotta: per questi lavoratori, l’APE Sociale richiede un minimo di 32 anni di contributi, tenendo conto della natura particolarmente faticosa del loro lavoro.

Un’ulteriore agevolazione è prevista per le lavoratrici madri. Che possono usufruire di una riduzione del requisito contributivo di un anno per ogni figlio, fino a un massimo di due anni.

Opzione Donna: pensione anticipata per lavoratrici

Anche la pensione anticipata Opzione Donna sarà disponibile nel 2025 con le stesse caratteristiche introdotte negli ultimi anni. Questa misura è rivolta a un gruppo selezionato di lavoratrici, includendo quelle che svolgono attività di cura per familiari disabili, coloro con una disabilità pari almeno al 74% e le lavoratrici che si trovano in aziende in crisi.

Opzione Donna richiede alle lavoratrici di avere almeno 35 anni di contributi e 59 anni di età. Ma l’accesso è soggetto a delle limitazioni che circoscrivono l’agevolazione a chi si trova in situazioni di svantaggio sociale o economico.

Questo strumento consente di ottenere la pensione a un’età inferiore rispetto alla pensione ordinaria, pur comportando una riduzione dell’assegno pensionistico.

Riassumendo…

  • Nel 2025, restano attive pensione di vecchiaia e pensione anticipata con requisiti ordinari.
  • Resteranno anche le pensioni anticipate Quota 103, Opzione donna e Ape sociale.
  • Quota 103 permette la pensione a 62 anni e 41 anni di contributi.
  • Il Bonus Maroni offre incentivi in busta paga per chi resta lavorando dopo Quota 103.
  • L’APE Sociale supporta disoccupati, caregiver, invalidi e lavoratori gravosi con pensione anticipata dai 63 anni.
  • Opzione Donna consente la pensione anticipata per lavoratrici in situazioni particolari, come caregiver o disabili.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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