Pensione Ape Sociale con legge 104 e caregiver, il quesito di una nostra lettrice:
Buongiorno, in data di giugno 2017 ho presentato domanda per ape sociale in qualità di persona che assiste coniuge con handicap grave. (L. 104. art. 3 comma 3, decorrenza 5 gennaio 2017, revisione febbraio 2018). Impiegata statale (ex INPDAP) ho 65 anni e 37 anni di contributi.
Dopo vari solleciti per conoscere la mia situazione effettuati poiché la domanda risultava in sospeso, a fine mattinata del 15 dicembre u.s. ricevo un telefonata INPS in cui mi si comunica che la mia richiesta molto probabilmente veniva rigettata perché non in possesso dei 6 mesi esatti di assistenza alla persona con handicap prima della domanda.
Con lettera di gennaio 2018 (ricevuta a fine gennaio 2018) l’INPS informa della reiezione della mia domanda (vedi allegato). Tra le motivazioni:
A – mancanza del requisito di 6 mesi per assistenza al coniuge,
B – Mancanza dei 30 anni di contribuzione.
Al punto A: considerato che ho espressamente chiesto al patronato se la mancanza di alcuni giorni al compimento dei sei mesi necessari fosse penalizzante e la risposta è stata negativa, considerato che l’Inps avrebbe dovuto riscontrare il mancato requisito prima del 30.11.2017 seconda scadenza in cui avrei potuto presentare una nuova domanda e rientrare a pieno nel diritto.
la mia domanda è:
1) Può l’INPS rigettare la mia domanda solo l’8.1.2018 mentre aveva tutto il tempo per farlo prima del 30 novembre e darmi cosi la possibilità di rientrare nel diritto?
2) Si può riscontrare una negligenza da parte dell’ente INPS e rivalersi per far si che la mia domanda venga accettata
Al punto B: faccio presente che ho maturato 37 anni di contributi, assunta dall’università, inoltre ho due anni riscattati ma che l’INPS non ha ancora verificato.
Il 2 gennaio ho presentato nuova domanda per il 2018, ma vorrei sapere se il diritto è ancora valido in quanto la certificazione di handicap è rivedibile dopo un anno entro febbraio 2018, con la possibilità che non venga riconfermato. Spero di aver esposto il mio caso in modo comprensibile.
Risposta
L’INPS chiarisce il concetto dello status di handicappato da almeno sei mesi, il requisito sussiste qualora siano trascorsi almeno sei mesi tra la data del verbale e la data di domanda di riconoscimento delle condizioni di indennità APE sociale.
Nel caso in cui non siano ancora trascorsi i 6 mesi la domanda sarà respinta e dovrà essere ripresentata, come il caso del nostro lettore.
In riferimento al certificato di handicap grave rivedibile, si ritiene, come specificato dalla circolare Inps n. 100 del 2017, che i requisiti devono essere posseduti e valutati nel momento della presentazione della stessa, quindi nel caspo specifico il lettore era in possesso di un documento valido.
Per chiarimento consigliamo di leggere le Faq sull’Ape Sociale, pubblicate dall’INPS : parte prima – parte seconda – parte terza.
In riferimento ai tempi che l’INPS ha impiegato per valutare la domanda, effettivamente è troppo, ma è pur vero che in caso di accoglimento toccavano gli arretrati dal momento della presentazione, ogni ente ha dei tempi diversi a seconda dell’afflusso delle domande.
In riferimento al ricorso per l’accettazione della domanda, credo che sia difficile, in quanto lei era mancante del requisito dei sei mesi per assistere una familiare con handicap grave.
In riferimento alla contribuzione, lei dice di avere 37 anni di contribuzione, l’Inps le risponde che è mancante del requisito contributivo di almeno 30 anni, c’è qualcosa a mio avviso che non va, non possono essere solo i due anni che lei menziona, quindi faccia fare un controllo approfondito sulla sua situazione contributiva e chieda all’INPS la verifica del riscatto dei due anni universitari. Se i contributi sono stati versati in enti diversi, bisogna provvedere al cumulo o alla ricongiunzione. Si rivolga al patronato e con loro verifichi la sua situazione contributiva.
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