Nelle ultime settimane non si è fatto altro che parlare della possibilità di aderire al Fondo casalinghe per accedere, appunto, alla pensione casalinghe con 57 anni di età e soli 5 anni di contributi versati. Uno specchietto per le allodole o è una vera possibilità di pensionamento?
Il fondo casalinghe esiste, è stato istituito dall’Inps il 1 gennaio 1997 ed è destinato a coloro che svolgono lavori di cura familiare non retribuiti.
Fondo casalinge e pensione con 5 anni di contributi: sogno o realtà?
Se si vuol usare il fondo casalinghe per assicurarsi una pensione con soli 5 anni di contributi versati è bene dire subito che si sta sbagliando strada.
Versando il minimo per 5 anni, però, a quanto ammonterebbe l’assegno mensile per la pensione? Questo, ovviamente, non viene pubblicizzato. L’importo dell’assegno è calcolato con il sistema contributivo e le pensioni, ovviamente, non sono integrabili al trattamento minimo. Questo significa che con 5 anni di contributi minimi spetterebbe una pensione mensile pari a circa 7 euro. Ma, ovviamente c’è un ma, a 57 anni non erogherebbero tale trattamento pensionistico poiché per la pensione di vecchiaia a 57 anni vi è un vincolo: la pensione viene liquidata solo se l’importo maturato risulta almeno pari all’ammontare dell’assegno sociale maggiorato del 20% (1,2 volte l’assegno sociale). Tale vincolo sparisce al compimento dei 65 anni.
Pensione casalinghe: quando conviene?
Se si versano contributi per 35 anni la pensione casalinghe ha un senso, poiché a questo punto l’assegno erogato potrebbe arrivare anche ai mille euro mensili, ma parlare di una pensione a 57 anni con soli 5 anni di contributi a mio avviso sembra solo una grande beffa che genera false speranze in una popolazione che è in cerca di un modo per accedere alla pensione in un sistema previdenziale che sta diventando sempre più complesso e pretenzioso.
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