Quanto prende di pensione un commerciante dopo 42 anni di lavoro

A quanto ammonta la pensione di un commerciante dopo 42 anni di lavoro? Ecco come funziona.
2 anni fa
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“Tutto ciò che viene fatto a questo mondo viene fatto dalla speranza. Nessun contadino seminerebbe un chicco di grano se non sperasse che cresca e diventi seme… O nessun commerciante si metterebbe a lavorare se non sperasse di trarre profitto dalla sua attività“, affermava Martin Lutero.

La speranza, in effetti, è alla base di ogni nostra azione e si rivela essere il motore di ogni società. Soltanto sperando di poter ottenere qualcosa, d’altronde, si ha quella spinta in più a compiere determinate azioni.

Ne è un chiaro esempio il lavoro, che ognuno di noi svolge con la speranza di portare a casa un po’ di soldini.

Dopo un po’ di anni alle prese con lo stesso lavoro, però, può capitare a tutti di non vedere l’ora di staccare la spina e poter finalmente andare in pensione. Ma a quanto ammonta l’assegno pensionistico di un commerciante dopo 42 anni di lavoro? Ecco come funziona.

Quanto prende di pensione un commerciante dopo 42 anni di lavoro

I commercianti rientrano nella platea di lavoratori che possono beneficiare della pensione di vecchiaia purché rispettino i requisiti della Legge Fornero. Ovvero all’età di 67 anni, a patto di aver maturato almeno vent’anni di contributi. In alternativa possono uscire anticipatamente dal lavoro a patto di aver maturato 42 anni e 10 mesi di contributi se uomini, e 41 anni e 10 mesi di contributi se donne. In quest’ultimo caso è possibile andare in pensione a prescindere dal requisito anagrafico.

Ma quanto percepisce di pensione un commerciante con alle spalle 42 anni di contributi? Ebbene, approssimativamente un lavoratore autonomo con retribuzione annuale pari a 25 mila euro che decide di uscire dal mondo del lavoro all’età di 65 anni, percepisce circa 1.150 euro al mese di pensione. Se la retribuzione annua è pari a 20 mila, invece, l’importo della pensione sarà ancora più basso, tanto da arrivare a quota 920 euro.

Nel caso in cui, invece, la retribuzione è più alta, ovviamente anche l’importo del trattamento pensionistico sarà più alto.

Stabilire a priori quanto percepirà un commerciante una volta raggiunta l’età della pensione, ovviamente, non è possibile. Questo anche perché, quando si tratta di lavori con partita Iva non è mai dato sapere a quanto ammonterà il compenso mensile e di conseguenza non si può dare per scontato a quanto ammonterà l’assegno pensionistico. In caso di dubbi, comunque, si invita a utilizzare il simulatore disponibile sul sito dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale in modo tale da poter sapere, indicativamente, quando e come sarà possibile andare in pensione.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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