Pensione di invalidità civile 2024, come evitare di perdere 333,33 euro al mese

Pensione di invalidità civile e redditi da non superare: quali sono i vincoli e a cosa fare attenzione per non perdere il diritto
2 settimane fa
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La pensione di invalidità civile è una prestazione concessa a soggetti affetti da patologie fisiche o mentali tali da renderli fragili e bisognosi di sostegno. Si tratta di un aiuto economico mensile, ma più che uno strumento previdenziale, è un vero e proprio strumento assistenziale, soggetto a regole e requisiti ben precisi. Tra questi, i requisiti reddituali sono particolarmente stringenti e devono essere compresi a fondo, poiché una loro mancata osservanza può comportare la perdita della prestazione. Una nostra lettrice ci ha chiesto chiarimenti a riguardo, poiché suo padre, invalido, potrebbe presto modificare la sua situazione reddituale, e teme che ciò possa comportare l’esclusione dalla pensione.

“Salve, mio padre ha 60 anni ed è invalido al 100%, riceve circa 330 euro al mese di pensione di invalidità. A ottobre, una casa intestata a lui verrà probabilmente affittata tramite un contratto registrato all’Agenzia delle Entrate. Abbiamo trovato una famiglia a cui cederla e riceveremo 550 euro al mese di affitto. Poiché so che ci sono limiti di reddito da non superare per mantenere la pensione, mi chiedevo se c’è il rischio che la pensione di mio padre venga tolta. Potete spiegarmi come funziona in questi casi?”

Pensione di invalidità civile 2024: come evitare di perdere 333,33 euro al mese

Partiamo da un aspetto importante già accennato: la pensione di invalidità civile è una misura assistenziale, simile all’assegno sociale e ad altre prestazioni di natura simile. Ciò significa che si concede solo a condizione che siano rispettati specifici requisiti, sia al momento della domanda che durante l’intero periodo di percezione. Ad esempio, la verifica annuale dei requisiti è un adempimento fondamentale per continuare a ricevere la prestazione.

In particolare, parliamo dei requisiti reddituali, che possono variare di anno in anno. Per questo motivo, i titolari di pensione di invalidità civile sono tenuti a presentare il modello RED ogni anno.

L’INPS richiede tali comunicazioni per valutare nuovamente il diritto alla prestazione e l’ammontare della stessa.

Invalidità civile e pensione: i vincoli legati a questa prestazione

Le persone di età compresa tra i 18 e i 67 anni, riconosciute come invalide al 100% dalla commissione medica per gli invalidi civili, con certificata totale inabilità lavorativa, possono ricevere la pensione di invalidità civile dietro presentazione di apposita domanda. Nel 2024, l’importo mensile di questa prestazione è pari a 333,33 euro, erogati per tredici mensilità l’anno.

Essendo una misura assistenziale, è necessario rispettare determinati requisiti reddituali. I richiedenti devono essere cittadini italiani, comunitari o extracomunitari, purché in possesso di un permesso di soggiorno di lungo periodo. È inoltre indispensabile la residenza effettiva in Italia, poiché la prestazione non è esportabile all’estero.

Una volta riconosciuta l’invalidità totale con inabilità lavorativa, l’INPS inizia a erogare la pensione a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda. Tuttavia, come già accennato, la prestazione rischia di essere sospesa se il beneficiario non adempie agli obblighi di comunicazione del reddito o se, da tali comunicazioni, emergono redditi superiori ai limiti stabiliti.

I limiti di reddito e le regole della pensione di invalidità civile

Per poter accedere alla pensione di invalidità civile nel 2024, il reddito dell’interessato non deve superare la soglia di 19.461,12 euro. Nel calcolo del reddito rientrano tutti i redditi soggetti a IRPEF. Ad eccezione di quelli derivanti dall’abitazione principale, dalle pensioni di guerra, dalle rendite INAIL, dalle indennità di accompagnamento e dai redditi soggetti a tassazione separata.

Il reddito derivante dalla locazione di un immobile, come nel caso della nostra lettrice, è un reddito che incide sulla pensione. Pertanto, i suoi timori sono fondati. Bisogna verificare quali altri redditi percepisce il padre, oltre a quello derivante dalla casa affittata.

A differenza dell’assegno sociale, che integra il reddito del beneficiario fino a 534,41 euro al mese e può essere ridotto con l’aumento del reddito complessivo, la pensione di invalidità civile viene erogata sempre in misura piena, purché non si superi la soglia di 19.461,12 euro annui.

La nostra lettrice dovrebbe quindi fare i dovuti calcoli per determinare se il padre corre il rischio di perdere la prestazione.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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