Pensione di reversibilità e coniuge separato
Nel vostro caso, quindi, non essendo sopraggiunto il divorzio, siete, come coniugi, equiparati a quelli non separati.
- Per redditi superiori a 3 volte il trattamento minimo la pensione di reversibilità spettante si riduce del 25%.
- Con reddito superiore a 4 volte il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti la quota spettante si riduce del 40%.
- Con Reddito superiore a 5 volte il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti la quota spettante si riduce del 50%.
Pensione reversibilità a quali parenti spetta
La quota spettante al coniuge (e anche al coniuge separato) non può essere intaccata da richieste simili di altri eredi anche in virtù del fatto che la pensione di reversibilità spetta soltanto a:
- coniuge
- Figli minori
- Figli tra 18 e 21 anni a carico del deceduto a patto che non svolgano attività lavorativa
- Figli fino a 26 anni a carico del deceduto, se studenti universitari per tutta la durata del corso legale di laurea
- Ai genitori solo qualora manchino coniuge e figli
- A fratelli celibi e sorelle nubili solo in mancanza di coniuge, figli e genitori.
Per tranquillizzarla, quindi, in presenza del coniuge la pensione di reversibilità spetta soltanto ad eventuali figli (e a nessun altro parente) per i casi sopra descritti con la consapevolezza che la quota spettante ai figli non intacca quella spettante al coniuge.
Non serve alcun accordo notarile, quindi, poiché come può leggere lei stesso la legge stabilisce la precedenza all’ex coniuge separato.
Se interviene il divorzio, però, la avverto che la pensione di reversibilità spetta solo nel caso che l’ex coniuge sia titolare di assegno divorzile.