In scadenza l’opzione al sistema contributivo per l’accesso alla pensione anticipata per le donne a 57 anni di età e 35 di contributi e le lavoratrici insorgono, annunciando la class action.
Pensione donne contributivo: cosa significa
La legge 243/2004, articolo 1, comma 9 permette l’accesso alla pensione anticipata per le donne a 57 anni e 35 anni di contributi se dipendenti e a 58 anni se autonome, con l’opzione al sistema contributivo. In sostanza per la pensione donne è prevista, ancora per poco, la possibilità di lasciare il lavoro e andare in pensione anticipata con l’Opzione contributivo che permette alle lavoratrici del settore privato dipendente di lasciare il lavoro a 57 o 58 anni se 3 mesi se lavoratrici autonome e in entrambi i casi con 35 di anzianità contributiva.
Opzione contributivo pensione donne: l’interpretazione INPS
L’Inps ed il Ministero del Lavoro hanno interpretato, in maniera sfavorevole per le lavoratrici, l’opzione contributivo, per cui per fruire del beneficio secondo la Circolare Inps 35/2012, entro la data del 31.12.2015 deve essersi aperta la finestra mobile (12 mesi per le dipendenti, 18 per le autonome) a cui aggiungere anche l’aumento dovuto alla speranza di vita (3 mesi dal 2013). In tal modo sono esclusi dalla possibilità di esercitare l’opzione contributivo le donne che hanno compiuto 57 anni da settembre 2014. [fumettoforumright]
Comitato Opzione Donna: arriva la class action
Così molte lavoratrici riunite nel Comitato Opzione Donna si stanno attivando per presentare un ricorso contro l’Inps affinchè cancelli la circolare in oggetto che ostacolo molte donne all’accesso alla pensione con le regole agevolate entro il 2015. Il Comitato Opzione Donna protesta contro questa interpretazione dell’Inps, utilizzando lo strumento della class action, azione giudiziaria collettiva, chiedendo all’istituto nazionale di previdenza sociale di ritirare le due circolari del 2012.