Per gli artigiani e commercianti in regime forfettario, anche il 2025 ripropone la scelta per il versamento dei contributi INPS in maniera ridotta. Quest’anno però si aggiunge un ulteriore elemento di novità: ossia il nuovo sconto sulla contribuzione INPS previsto nella Legge di Bilancio 2025 (L. n°207/2024, comma 186).
Questo nuovo taglio del carico contributivo si applica, su base volontaria, non solo a coloro che nel 2025 iniziano un’attività con partita iva in regime forfettario ma anche per gli altri lavoratori autonomi: in regime ordinario o semplificato.
Tuttavia, come sempre ci sono dei pro e dei contro rispetto alla pensione dei forfettari.
E’ essenziale comprendere che queste due agevolazioni, pur riducendo l’impatto economico immediato, possono influire negativamente sull’importo futuro della pensione.
Da qui, analizziamo le due misure agevolative , con un focus sui vantaggi e sulle possibili criticità per chi opera nel regime forfettario.
Lo sconto sui contributi per la pensione dei forfettari
Artigiani e commercianti in regime forfettario da diversi anni possono richiedere una riduzione del 35% sui contributi previdenziali obbligatori.
La possibilità di versare contributi INPS ridotti è prevista dal comma 77 della Legge 190/2014, Legge di stabilità 2015.
Il reddito forfettario determinato ai sensi dei precedenti commi costituisce base imponibile ai sensi dell’articolo 1 della legge 2 agosto 1990, n. 233. Su tale reddito si applica la contribuzione dovuta ai fini previdenziali, ridotta del 35 per cento. Si applica, per l’accredito della contribuzione, la disposizione di cui all’articolo 2, comma 29, della legge 8 agosto 1995, n. 335.
Il taglio del 35% opera sia sulla contribuzione dovuta entro il minimale reddituale che su quella dovuta oltre il minimale.
Tuttavia, questa agevolazione ha un risvolto cruciale: la riduzione del 35% comporta una diminuzione proporzionale dell’accantonamento contributivo utile ai fini pensionistici. Pertanto, chi opta per questa misura deve essere consapevole che il risparmio immediato potrebbe tradursi in una pensione futura meno consistente.
Dunque, la pensione del forfettario potrebbe essere diventare un miraggio.
La nuova agevolazione nella Legge di bilancio 2025
La Legge di Bilancio 2025 (L. n°207/2024, comma 186) introduce uno sconto specifico sui contributi INPS per i soggetti che si iscrivono per la prima volta nel 2025 alle seguenti gestioni speciali INPS:
- gestione degli artigiani;
- gestione dei commercianti;
- collaboratori familiari iscritti alle suddette gestioni;
- soci di società di persone o di capitali che si iscrivono per la prima volta a tali gestioni.
Questa nuova agevolazione prevede una una riduzione del 50% dei contributi previdenziali dovuti all’INPS per i primi 36 mesi di attività (sia sui fissi che sui percentuali).
Dunque lo sconto al pari della suddetta riduzione del 35% riservata ai soli forfettari (1° pr) si applica sia sui contributi dovuti entro il minimale reddituale sia su quelli dovuti oltre il minimale.
L’obiettivo del legislatore è incentivare l’apertura di nuove attività, agevolando l’ingresso nel mercato del lavoro autonomo e stimolando l’imprenditorialità.
Lo sconto sui contributi per la pensione dei forfettari: entro quando va richiesto
Mentre per la nuova agevolazione della L. di bilancio 2025 ancora non sono state approvate le disposizioni attuative per quella riservata alla pensione forfettari invece si sa già tutto. Compresi i termini entro cui fare domanda.
Ebbene, riprendendo quanto comunicato dall’INPS con la circolare n° 33/20234 “Artigiani ed esercenti attività commerciali: contribuzione per l’anno 2024”:
- non dovranno presentare una nuova domanda coloro i quali hanno già beneficiato dello sconto nel 2024, ove permangano i requisiti di agevolazione fiscale per l’anno 2024 e non abbiano prodotto espressa rinuncia allo stesso;
- coloro i quali hanno invece intrapreso nel 2024 una nuova attività d’impresa per la quale intendono beneficiare nel 2025 del regime contributivo agevolato, devono comunicare la propria adesione entro il termine perentorio del 28 febbraio 2025.
I soggetti, infine, che intraprendono una nuova attività nel 2025, per la quale intendono aderire al regime agevolato, devono comunicare tale volontà con la massima tempestività rispetto alla ricezione del provvedimento d’iscrizione.
Come presentare domanda?
La domanda per il versamento dei contributi in misura ridotta può essere presentata dal proprio cassetto previdenziale artigiani e commercianti. Dal menù a tendina che si apre sulla sinistra è necessario selezionare domande telematiche, da qui viene proposta anche l’opzione in esame.
Più nello specifico, per presentare la domanda, è necessario seguire questi passaggi:
- accedere al portale dell’INPS.
- effettuare il login a MyINPS utilizzando SPID, CIE o CNS.
- cercare il servizio “Cassetto previdenziale (Artigiani e Commercianti)”.
- nel menù a sinistra, selezionare l’opzione “Domande telematizzate”.
- nella schermata successiva, scegliere “Adesione Regime Agevolato”.
- verificare i dati principali del richiedente e la posizione attiva visualizzati.
- procedere con la compilazione della richiesta e cliccare su “Salva”.
La domanda viene protocollata e lavorata automaticamente. È possibile verificarne lo stato nel menù, selezionando l’opzione “Esito Domande”.
Confronto tra le due agevolazioni: quale conviene scegliere?
I lavoratori autonomi che rientrano nel regime forfettario devono dunque effettuare una scelta tra due diverse forme di agevolazione contributiva:
- riduzione del 35% sui contributi obbligatori (già esistente).
- sconto del 50% sui contributi previsto dalla L. n°207/2024.
Agevolazione | Caratteristiche | Considerazioni |
Riduzione del 35% sui contributi obbligatori | – Applicabile a tutti i contribuenti forfettari artigiani e commercianti – Richiede domanda all’INPS entro i termini – Riduzione su tutta la contribuzione obbligatoria |
– Maggiore risparmio per redditi più alti – Implica una diminuzione proporzionale dell’importo pensionistico |
Sconto contributivo (L. n°207/2024) | – Riservato ai nuovi iscritti nel 2025 – Richiesta specifica con modalità da definire – Sconto limitato ai primi anni di attività |
– Maggiormente vantaggioso nei primi anni – Riduzione significativa per nuovi lavoratori – Potenziale minore effetto per redditi più alti |
Entrambe le agevolazioni comportano una riduzione della contribuzione accreditata.
Questo significa che i periodi di contribuzione agevolata genereranno: un importo inferiore di pensione rispetto a quello che si otterrebbe con il versamento della contribuzione piena; un possibile allungamento del periodo necessario per maturare i requisiti pensionistici.
Nel complesso, è essenziale valutare attentamente le implicazioni di lungo termine sul trattamento pensionistico.
Prima di optare per una delle agevolazioni disponibili, noi di Investire Oggi consigliamo di confrontarsi con un professionista (commercialista o consulente del lavoro) per effettuare una scelta consapevole e adeguata alle proprie esigenze.
Riassumendo…
- Agevolazioni contributive per i forfettari: confermata la riduzione del 35% sui contributi INPS per i forfettari;
- nuova agevolazione: introdotto uno sconto del 50% dalla Legge di Bilancio 2025, valido per i primi 36 mesi e rivolto a nuovi iscritti di quasi tutte le gestioni speciali INPS (non solo forfettari).
- riduzione 35%: confermata automaticamente per chi già la utilizza nel 2024, salvo rinuncia.
- sconto 50%: richiedibile dai nuovi sulla base delle indicazioni operative che l’INPS pubblicherà a breve;
- impatto pensionistico: entrambe le agevolazioni riducono i contributi accreditati, influendo negativamente sull’importo della pensione futura.
- consiglio: valutare attentamente con un professionista quale agevolazione scegliere per limitare l’impatto a lungo termine sulla pensione.