“A un certo momento della mia vita ho avuto una sensazione istintiva, di appartenere ad un territorio. A 17 anni ho fatto il mio primo viaggio da solo nel Mediterraneo. Sono andato in Grecia e mi sono sentito a casa mia più che in Italia”, ha affermato Enzo Monteleone.
La Grecia è uno dei Paesi più amati al mondo. A partire dalla storia, passando per le tradizioni, fino ad arrivare al mare, alla natura e al divertimento, d’altronde, sono tanti i motivi per cui visitare la Grecia.
Pensione in Grecia, quali vantaggi fiscali per chi trasferisce la residenza
Tanti i pensionati che ogni anno si trasferiscono all’estero per beneficiare di alcuni interessanti vantaggi fiscali. Tra le mete più gettonate si annovera la Grecia. Quest’ultima garantisce ai pensionati che si trasferiscono una tassazione del 7% sui trattamenti di natura estera, per un periodo pari a quindici anni. Entrando nei dettagli, come spiegato su Fisco Oggi, la rivista online dell’Agenzia delle Entrate:
“Le pensioni e le altre remunerazioni analoghe, pagate a un cittadino italiano residente in Grecia in relazione a un cessato impiego, sono imponibili soltanto in tale Stato (articolo 18 della Convenzione tra Italia e Grecia contro le doppie imposizioni). Fanno eccezione a tale regola le pensioni pagate per l’esercizio in Italia di funzioni pubbliche, tassate solo nel nostro Paese. Tali pensioni, tuttavia, sono imponibili solo in Grecia se il contribuente, oltre alla residenza, ha anche la nazionalità greca (articolo 19, paragrafo 2, della Convenzione). In caso di reddito tassato in Grecia, per ottenere, se spettante, la detassazione della pensione italiana, è necessario chiedere all’ente erogante di non effettuare ritenute alla fonte sulla pensione. A tal fine, va presentato il modello EP, vidimato dall’autorità fiscale greca”.
Come beneficiare della tassazione al 7%
I pensionati italiani che si trasferiscono in Grecia possono beneficiare di una tassazione agevolata a patto di rispettare alcuni requisiti.
La domanda per beneficiare della tassazione al 7% deve essere presentata all’autorità fiscale di competenza, tramite posta oppure e-mail, entro il 31 marzo. I documenti giustificativi, invece, devono essere inoltrati entro il 31 maggio. In caso di riscontro positivo, il soggetto interessato dovrà provvedere al pagamento di questa tassa forfettaria in un’unica soluzione entro l’ultimo giorno lavorativo di luglio di ogni anno. È bene comunque ricordare che non tutti possono beneficiare della tassazione flat al 7%. Quest’ultima, infatti, è destinata solamente agli ex lavoratori del settore privato. Restano esclusi, invece, gli ex dipendenti pubblici.