Pensione inabilità: si può lavorare?

In tema di pensioni, un interrogativo comune è se sia possibile continuare a lavorare dopo aver ottenuto una pensione di inabilità
2 mesi fa
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Quando si parla di pensioni di inabilità e invalidità, è fondamentale comprendere le differenze e le specifiche regolamentazioni che governano la possibilità di cumulare queste pensioni con redditi da lavoro. Un quesito comune riguarda se sia possibile continuare a lavorare dopo aver ottenuto una pensione di inabilità lavorativa e quali siano le implicazioni economiche di tale scelta.

Questo il quesito giunto in redazione.

“Salve, a mio marito hanno riconosciuto la c.d. pensione di inabilità lavorativa. Sono a chiedere se nonostante detta pensione egli può continuare a lavorare anche solo part-time. Inoltre in caso di risposta affermativa ci sarebbero limiti di redditi da rispettare, ossia non deve guadagnare più di una certa soglia altrimenti perderebbe la pensione?”

Prima di affrontare il tema della compatibilità tra lavoro e pensione di inabilità, è importante distinguere tra pensione di inabilità e assegno di invalidità.

Assegno di invalidità: la compatibilità con il lavoro

L’assegno di invalidità è una prestazione riconosciuta a lavoratori dipendenti, autonomi o iscritti alla Gestione Separata che abbiano subito una riduzione della capacità lavorativa a meno di un terzo a causa di una infermità fisica o mentale. Questo tipo di assegno non esclude la possibilità di svolgere un’attività lavorativa. Tuttavia, sono previsti limiti reddituali che, se superati, comportano una riduzione dell’assegno stesso.

Se il reddito annuo da lavoro supera quattro volte l’importo del trattamento minimo (per il 2024, 31.127,72 euro), l’assegno si riduce del 25%. Se, invece, il reddito annuo da lavoro supera cinque volte l’importo del trattamento minimo (per il 2024, 38.909,65 euro), l’assegno viene ridotto del 50%. Si tenga inoltre anche presente che:

  • se il reddito rientra tra questi due limiti, la riduzione è proporzionale;
  • per chi ha meno di 40 anni di contributi e un reddito superiore al secondo limite, l’INPS applica un’ulteriore riduzione;
  • al compimento dei 67 anni (età per la pensione vecchiaia), l’assegno di invalidità si trasforma automaticamente in pensione di vecchiaia, eliminando tutte le riduzioni e le incompatibilità.

Si può lavorare con la pensione di inabilità? La risposta

La pensione di inabilità è concessa a quei lavoratori, siano essi dipendenti, autonomi o iscritti alla Gestione Separata, per i quali è accertata l’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi tipo di lavoro.

Questa pensione è strettamente incompatibile con qualsiasi reddito da lavoro. Infatti, è concessa a condizione che il beneficiario abbia cessato ogni attività lavorativa e sia stato cancellato dagli elenchi anagrafici degli operai agricoli. E anche dai registri dei lavoratori autonomi. E abbia rinunciato a qualsiasi trattamento sostitutivo o integrativo della retribuzione.

Pertanto, alla luce delle regolamentazioni vigenti, una persona che riceve la pensione di inabilità non può svolgere alcuna attività lavorativa. L’incompatibilità totale con il lavoro è una delle condizioni essenziali per il mantenimento di questo beneficio. In pratica, il percettore della pensione di inabilità deve rinunciare a qualsiasi forma di reddito lavorativo per continuare a beneficiare della pensione stessa.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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