I lavoratori autonomi abbandonati dalle istituzioni e privati del diritto alla pensione anticipata. La storia di un nostro lettore messo in ginocchio dalla crisci e dalle istituzioni.
Racconto di una vita di sacrifici, senza tutele
Gent/ma Angelina, ho letto un articolo degli autonomi in difficoltà, ebbene sono un ex autonomo che ha chiuso il negozio per CRISI, dapprima ancora per quasi un anno, causa ben 6 operazioni chirurgiche per peritonite acuta, invalido civile del 46% ( ma non serve a nulla per avere un piccolo contriubuto di ammortizzamento sociale.) Quindi nell’anno in cui ero in malattia ho chiuso il negozio, senza alcun ammortizzatore sociale, senza Mutua, continuando a pagare tutte le spese di gestione, tasse comunali e tutto ciò relativo alle spese della ditta.
Ora è dal 2014 che ho chiuso con la sede fissa, oggi ho 42 anni di contributi versati, iniziando a lavorare dall’età di 15 anni e continuo a pagare i contributi INPS per non andare con la pensione di vecchiaia.
Con la CRISI ho dovuto chiudere per forza maggiore, inoltre con la liberalizzazione delle licenze hanno fatto il resto, i centri Commerciali e le grosse catene, ci hanno messo in ginocchio, senza contare la moneta unica dell’Euro, che già dalla fonte, della produzione e magazzino all’ingrosso, ci siamo trovati i prezzi tutti raddoppiati, indi affitti e tutte le spese di gestione, tasse Comunali etc.etc…
Si parla sempre di diritti per i dipendenti o ex dipendenti licenziati, ma per noi? Pare che nessuno ci prova !!! Siamo i dimenticati !
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