Nel 2025 resterà in vigore una misura che consente di andare in pensione quasi quattro anni prima rispetto all’età pensionabile vigente di 67 anni. Parliamo dell’Anticipo Pensionistico Sociale. Nella manovra finanziaria, con l’Ape sociale, potranno andare in pensione nel 2025 i lavoratori che rispettano i requisiti previsti entro il 31 dicembre 2025. Alcuni nostri lettori, non appena hanno saputo della conferma della misura, hanno iniziato a chiederci spiegazioni circa il funzionamento di questa misura, soprattutto per quanto concerne le attività di lavoro gravoso, che sono una delle categorie a cui l’Ape sociale si applica.
“Buongiorno, sono Renato e volevo delle informazioni. Sono un lavoratore che nel 2025 compirà 63 anni e cinque mesi di età. Ho un dubbio particolare perché negli ultimi due anni sto facendo il magazziniere in un grande centro commerciale. Ho cambiato mestiere nel 2023 perché mi ero stancato di fare il manovale edile.
In pratica, le due attività di lavoro che ho fatto sempre dall’inizio della mia carriera lavorativa, dal manovale edile al magazziniere nel supermercato, sono state praticamente continuative. Ho solo aspettato che aprisse il centro commerciale dopo due mesi di Naspi.
Mi chiedevo se il fatto che ho cambiato mestiere potesse penalizzarmi dal punto di vista della possibilità di andare in pensione con l’Ape sociale. Infatti, oltre ai 63 anni e cinque mesi di età nel 2025, dovrei completare anche i 36 anni di contributi versati. Volevo capirci di più per comprendere se effettivamente avrò la possibilità di andare in pensione o meno.”
Pensione lavoro gravoso, quali regole nel 2025 per uscire a 63 anni? Ecco la guida
In effetti, il quesito del nostro lettore è abbastanza vario ma preciso nei contenuti, perché affronta diversi aspetti dell’Ape sociale che anche nel 2025 gli interessati potranno trovare.
In totale sono 15 le attività lavorative che permettono di andare in pensione con l’Anticipo Pensionistico Sociale. Detto ciò, bisogna capire quali sono queste 15 attività di lavoro e perché devono essere state svolte per la maggior parte della vita lavorativa, soprattutto negli ultimi anni di carriera.
Solo nel 2023 ci sono state più attività gravose capaci di dare diritto all’Ape sociale, poi si è tornati alle solite 15 attività, che sono:
- Conciatori di pelli e pellicce;
- Addetti ai servizi di pulizia;
- Facchini;
- Conducenti di camion o mezzi pesanti;
- Conducenti di treni e personale ferroviario viaggiante;
- Gruisti e guidatori di macchinari per la perforazione nelle costruzioni;
- Infermieri e ostetriche che operano su turni nelle sale operatorie;
- Maestre di asilo nido ed educatori di scuola dell’infanzia;
- Operai edili;
- Netturbini e operatori ecologici addetti a separare e raccogliere rifiuti;
- Addetti all’assistenza di persone non autosufficienti;
- Lavoratori marittimi;
- Pescatori;
- Operai agricoli;
- Operai siderurgici.
Il fondamentale requisito della durata del lavoro gravoso, ecco come funzionerà nel 2025
Il lavoro gravoso, qualsiasi esso sia, deve essere stato svolto per almeno 7 degli ultimi 10 anni di lavoro, oppure per almeno 6 degli ultimi 7 anni. Attenzione a questo fondamentale requisito. Infatti, oltre ai 36 anni di contributi e ai 63 anni e 5 mesi di età, serve arrivare a maturare quel periodo di attività gravosa prima citato. Solo così si potrà centrare in anticipo la pensione 2025 con l’Ape sociale.
Il nostro lettore, per esempio, potrebbe rientrare nei 7 degli ultimi 10 anni di carriera, ma non nei 6 degli ultimi 7 anni.
Avendo cambiato lavoro nel 2023, negli ultimi 7 anni ha meno di 5 anni di lavoro in edilizia, e il magazziniere non è lavoro gravoso. Bisognerà quindi verificare se, come dice lui, ha svolto negli ultimi 10 anni, per la stragrande maggioranza di questo arco temporale, il lavoro di edile che rientra nel novero delle attività di lavoro gravoso che danno diritto all’Anticipo pensionistico sociale.
Buongiorno mi chiamo Mario compio 63anni febbraio 2025 a maggio del 2025 o 42 di contributi e dal 2000 che facci il camionista di linea e dal 2010 o iniziato a lavorare in Francia con contributi francesi pagando ogni anno l’IRPEF in Italia e tutte le tasse essendo residente in Italia da due anni e mezzo sono rientrato a lavoro vorare in Italia .volevo chiedervi se avevo diritto di usufruire la pensione dei 63anni e cinque mesi grazie
Mio marito lavora da 3 6 anni in una ditta tessile, sempre a contatto di acidi e sostanze tossiche, ha già 63 anni compiuti a fine settembre, ad agosto è stato ricoverato per un’ insufficienza respiratoria acuta conseguente a una polmonite, tuttavia il lavoro di operaio tessile che ha come mansione tingere il filato non è considerato gravoso. Perché?