Pensione lavoro usurante respinta
Purtroppo, casi come i suoi, non sono rari e lottare contro i cavilli che l’INPS presenta non sempre è facile soprattutto per accedere a misure pensionistiche particolari come quella riservata ai lavoratori addetti a mansioni usuranti. Il conteggio delle notti crea sempre molteplici problemi e non è il primo che mi scrive al riguardo. Le strade che può intraprendere a questo punto sono due: intestardirsi per vedere riconosciuto il suo diritto alla pensione quota 97,6 con il riconoscimento delle 78 notti l’anno lavorate per il quale l’INPS continuerà a chiedere dichiarazioni, documentazioni per il quale molto probabilmente dovrà sobbarcarsi un ricorso che potrebbe richiedere diversi mesi e perdite di tempo oppure.
optare per un altro tipo di pensionamento.
Pensione con quota 100
Avendo maturato già 38 anni di contributi ed essendo in procinto di compiere i 62 anni di età il mio consiglio è quello, piuttosto che imbarcarsi in una diatriba con l’INPS per il riconoscimento del lavoro usurante (che è un suo diritto e nessuno lo mette in dubbio), di accedere tranquillamente alla pensione con la quota 100 con decorrenza della pensione 3 mesi dopo il raggiungimento dei requisiti (3 mesi dopo, quindi, il compimento dei 62 anni di età).
Essendo già trascorsi 5 mesi da settembre, io accelererei le pratiche di pensionamento il più possibile per mettermi a riposo se fossi al suo posto. Poi considererei lei quello che è più giusto fare. Le ho solo mostrato quelle che potrebbero essere le due vie da percorrere in questo momento e, naturalmente, le auguro un in bocca al lupo per tutto.