Già in questo periodo i pensionati (e non solo) attraversano un periodo poco piacevole, con il caro prezzi e pensioni che restano invariate (il potere di acquisto è a picco). Poi ci si mette anche l’INPS che per un errore di calcolo eroga pensioni più basse.
Per fortuna lo stesso istituto, dietro segnalazione del sindacato di riferimento, ammette la cosa e procederà al ricalcolo, pagando quanto ancora dovuto.
La storia interessa i pensionati ex appartenenti alle forze armate rappresentate dalla sigla sindacale Aspmi (Associazione sindacale professionisti militari).
Per le pensioni erogate a questi cittadini, l’INPS ha calcolato erroneamente la Pensione Privilegiata Ordinaria. In particolare non ha applicato la maggiorazione del 10% dell’indennità di Aeronavigazione.
Il tutto è dovuto ad un mero errore informatico.
Pensione militare, il ruolo dell’Aspmi nell’errore di calcolo
L’Aspmi, dunque, a tutela dei soggetti rappresentati, nel febbraio scorso, ha scritto dapprima al Ministro della Difensa, Lorenzo Guerini, evidenziando l’errore. Gli stessi esponenti della Difesa appuravano effettivamente la cosa ed avvisavano anche l’INPS della questione.
L’istituto di previdenza sociale italiano, tuttavia, faceva orecchie da mercanti non prendendo in mano la questione per risolverla.
A questo punto è nuovamente scesa in campo l’Aspmi che, in data 6 giugno 2022, scriveva direttamente all’INPS attraverso PEC. Nel messaggio, l’associazione sindacale, ricostruiva la questione e chiedeva ufficialmente all’istituto di provvedere alla verifica e, quindi, al successivo ricalcolo pensioni in favore dei danneggiati.
Finalmente l’INPS risponde alla PEC, ammettendo l’errore (non per dolo ma per un semplice problema di calcolo informatico) e dicendo di attivarsi per la riliquidazione dell’assegno pensionistico.
Cosa fare per avere gli arretrati
Il personale interessato, dunque, avrà a breve il ricalcolo della propria pensione militare, comprensiva anche del pagamento degli arretrati.
L’Aspmi stesso, al fine di evitare che trascorrano i 5 anni di prescrizione ha anche predisposto un format da compilare ed inviare gratuitamente all’INPS per bloccare il decorso dei citati 5 anni.
Sul sito istituzione di Aspmi è indicata la procedura da seguire per l’invio all’INPS del citato format. Sullo stesso sito è possibile trovare anche la lettera inviata all’INPS e la risposta dell’istituto. Si precisa che l’errore e, quindi, la richiesta di ricalcolo pensione interessa anche coloro che percepiscono la pensione di reversibilità.