La pensione anticipata Opzione donna per il 2019, oltre ad essere penalizzante per il calcolo dell’assegno pensionistico con il sistema interamente contributivo, ha anche altre limitazioni che riguardano i contributi figurativi. Analizziamo il quesito di un nostro lettore in base alla normativa vigente sui contributi utili al raggiungimento del requisito contributivo richiesto.
Pensione Opzione donna e contributi per mobilità
Buongiorno, ho letto il suo articolo datato 11/09/2018 sul sito investireoggi.it e relativo alla pensione “opzione donna”. Volevo chiederle, ora che il decreto legge in merito alle pensioni è passato, se per “opzione donna” i contributi figurativi maturati durante un periodo di mobilità sono esclusi dal conteggio totale oppure se devono essere considerati nel calcolo.
Contribui figurativi utili al raggiungimento del requisito contributivo di 35 anni
Dall’articolo menzionato i requisiti per questa misura sono variati. Nel decreto – legge n. 4/2019 per l’anno 2019 è stata prorogata la pensione anticipata Opzione donna con i seguenti requisiti: 58 anni di età per le lavoratrici dipendenti e 58 anni di età per le autonome con 35 anni di contributi.
Per raggiungere il requisito contributivo di 35 anni, vengono considerati esclusivamente i contributi utili.
A chiarire quali sono i contributi utili per la pensione anticipata Opzione donna è il messaggio Inps n. 219 del 04/01/2013, che riporta: “Ai fini della valutazione della contribuzione per il perfezionamento dei 35 anni sono utili, nel limite di 52 settimane annue, i contributi obbligatori, da riscatto e/o da ricongiunzione, volontari, figurativi con esclusione dei contributi accreditati per malattia e disoccupazione, tenuto conto che per dette lavoratrici le quali usufruiscono della sperimentazione l’applicazione del sistema contributivo è limitata alle sole regole di calcolo”.
Quindi, in risposta al nostro lettore, i contributi per la mobilità sono validi ai fini della maturazione del requisito contributivo di 35 anni richiesto.