ISEE e pensioni non sono, di per sé, direttamente collegati. Non esistono infatti prestazioni pensionistiche il cui importo venga calcolato annualmente in base all’indicatore della situazione economica equivalente. Tuttavia, un ISEE basso può comunque aiutare un pensionato ad aumentare il proprio reddito, grazie a una misura di nuova introduzione: l’Assegno di Inclusione.
La pensione non è incompatibile con l’Assegno di Inclusione. Anzi, alcuni pensionati rientrano già nell’ambito di applicazione di questo nuovo strumento, riservato – tra gli altri – anche a chi ha compiuto più di 60 anni.
E se nel nucleo familiare sono presenti solo over 67, l’importo dell’Assegno di Inclusione aumenta.
In pratica, svolge oggi la stessa funzione che in passato era svolta dalla Pensione di Cittadinanza, prevista all’interno del Reddito di Cittadinanza.
Ecco l’Assegno di Inclusione insieme alla pensione
La componente di integrazione al reddito per i pensionati si applica a chi ha un reddito familiare entro il limite di 8.190 euro annui. L’importo massimo mensile dell’Assegno di Inclusione è di 682,50 euro per un singolo.
Naturalmente, se il pensionato percepisce già una pensione, questa viene integrata fino al raggiungimento di quella cifra. Ad esempio: chi riceve 500 euro di pensione, può ottenere 182,50 euro di Assegno di Inclusione, arrivando così al totale di 682,50 euro mensili.
Inoltre, se il beneficiario vive in affitto, può ricevere un rimborso aggiuntivo fino a 162,50 euro mensili, sempre all’interno dell’Assegno di Inclusione.
Come detto, tutto dipende dall’ISEE, che diventa quindi un parametro fondamentale anche per chi percepisce una pensione.
ISEE e pensioni, ecco come funziona l’ex pensione di cittadinanza
In sintesi, l’unico canale che consente di collegare l’ISEE a un aumento della pensione è l’Assegno di Inclusione, che può diventare l’unica forma di sostegno anche per persone che non hanno diritto alla pensione.
È il caso, ad esempio, di una casalinga over 67, senza contributi versati o con versamenti inferiori alle soglie richieste per l’assegno sociale. Per ottenere quest’ultimo, infatti, è necessario che il reddito del nucleo familiare non superi determinati limiti.
Ad esempio, una coppia di coniugi, in cui uno solo percepisce la pensione, non può superare un reddito cumulato pari al doppio dell’importo mensile dell’assegno sociale, cioè 1.077,38 euro al mese (2 x 538,69 euro).
In molti casi, la soglia reddituale risulta superata. E l’assegno sociale non può essere concesso. Tuttavia, anche in questa situazione, l’Assegno di Inclusione può offrire un aiuto minimo, garantendo un’integrazione residuale, purché si rientri nelle soglie ISEE previste.
Deve essere però sottolineato che questa è una soluzione limite, poiché i requisiti per ottenere l’Assegno di Inclusione sono più stringenti rispetto a quelli previsti per l’assegno sociale ridotto.