Buongiorno,
ho trovato in internet questo indirizzo…su un articolo con argomento ‘pensioni’.
Chissà se potesse rispondere anche ad un mio quesito:
Vorrei sapere se per motivi di assistenza ad un familiare convivente disabile, dopo 35 anni di lavoro come infermiera dipendente di ASL, io potessi dimettermi dal servizio ospedaliero (licenziarmi) e poi all’età del pensionamento –che sarà quello che stabiliranno col nuovo governo entrante- potessi lo stesso prendere la pensione di mia spettanza. Immagino proporzionata agli anni di contribuzione versata.
Grazie,
cordiali saluti
Non c’è nessuna legge che obbliga alcuno di noi a lavorare fino all’età per accedere alla pensione di vecchiaia. Per poter percepire la pensione di vecchiaia, infatti, sono necessari i requisiti anagrafici, che fino al 2018 sono di 66 anni e 7 mesi (dal 2019 aumenteranno a 67 anni) unitamente ad almeno 20 anni di contributi.
Se anche lei decidesse di smettere di lavorare, quindi, avendo abbondantemente raggiunto il requisito contributivo, non appena compirà quello che è il requisito anagrafico richiesto dalla legge potrà fare richiesta per accedere alla pensione di vecchiaia. Per il calcolo dell’assegno pensionistico, ovviamente, esso sarà proporzionato agli anni di contribuzione versata.
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