Per quel che riguarda la quota 41, però, il blocco dell’aspettativa di vita non si applica e quindi a partire dal 2019 dovrà considerare i 5 mesi in più previsti per l’aumento dell’età pensionabile per cui, l’accesso alla quota 41 richiederà 41 anni e 5 mesi di contributi. Lo stop dell’aumento dell’età pensionabile è attuabile soltanto per accedere alle pensioni riservate ai lavoratori usuranti e gravosi, ma per questi lavoratori è anche previsto l’accesso alla pensione anticipata precoci, in presenza degli altri requisiti richiesti per queste due agevolazioni previdenziali. In questo caso, però, dal 2019 i requisiti salgono di cinque mesi. Quindi, per andare in pensione anticipata precoci dal 2019, sarà necessario avere 41 anni e cinque mesi di contributi. Lo prevede esplicitamente il comma 149 della Legge di Bilancio 2018.
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