La pensione è, ormai, diventata un miraggio per gli italiani. Con una riforma alle porte e il marasma delle c.d. Quote, l’età per uscire dal mondo del lavoro non è uguale per tutti. L’attuale forma di vecchiaia prevede l’uscita a 67 anni e 20 anni di contributi. Questa formula potrebbe lasciare spazio, dal 2025, alla nuova Quota 92, ossia 67 anni e 25 anni di contributi, ma con una finestra di flessibilità che potrebbe andare dai 63 anni ai 72 anni.
Molti, si chiedono come andare oggi in pensione prima dei 67 anni.
Diciamo subito che, per molti lavoratori, andare in pensione prima dei 67 anni è una meta raggiungibile, ma richiede una strategia ben definita e la capacità di navigare tra le varie possibilità offerte dal sistema pensionistico italiano.
Dall’anticipata ordinaria all’ape sociale
Una delle principali soluzioni per andare in pensione prima dei 67 anni è la pensione anticipata ordinaria. Questa opzione non considera l’età anagrafica ma richiede un lungo periodo di contributi: 41 anni e 10 mesi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini. Di conseguenza, chi ha iniziato a lavorare molto giovane probabilmente riesce beneficiare di questa formula.
Per le lavoratrici, esiste l’Opzione Donna, che consente di andare in pensione anticipatamente. Questo programma è riservato a chi ha maturato almeno 35 anni di contributi e ha compiuto 61 anni entro il 31 dicembre 2023. Inoltre, per le madri, l’età pensionabile è ridotta di un anno per ogni figlio, fino a un massimo di due anni.
L’Ape Sociale è un’altra via per il pensionamento anticipato, disponibile per coloro che hanno compiuto 63 anni e si trovano in particolari situazioni di difficoltà, come disoccupazione di lunga durata o una capacità lavorativa ridotta. Questo strumento di welfare sociale offre una soluzione a chi, nonostante l’età, non è più in grado di lavorare a pieno regime.
Pensione prima di 67 anni: sfruttare il sistema Quote
C’è poi la possibilità di sfruttare il sistema delle quote che offre ulteriori opzioni per andare in pensione prima dei 67 anni:
- Quota 103: Permette il pensionamento a chi, entro il 31 dicembre 2024, raggiunge 62 anni di età e 41 anni di contributi.
- Quota 102: Accessibile a chi ha maturato nel 2022, 64 anni di età e 38 anni di contributi.
- Quota 100: Riservata a chi ha maturato entro il 31 dicembre 2021, 62 anni di età e 38 anni di contributi.
Queste quote rappresentano diritti acquisiti che possono ancora essere sfruttati da chi soddisfa i requisiti, offrendo ulteriori possibilità di lasciare il mondo del lavoro in anticipo.
Riassumendo
- L’avvento, dal 2025, della nuova Quota 92 potrebbe permettere il pensionamento flessibile tra i 63 e i 72 anni, con 25 anni di contributi.
- Oggi, comunque, andare in pensione prima di 67 anni è possibile
- La pensione anticipata ordinaria richiede 41-42 anni di contributi, indipendentemente dall’età.
- Opzione Donna permette alle lavoratrici con 35 anni di contributi e 61 anni di età.
- Ape Sociale offre pensionamento anticipato a 63 anni per chi è in situazioni difficili.
- Quota 103: pensionamento a 62 anni con 41 anni di contributi entro il 2024.
- Quote 100 e 102 forniscono pensionamento anticipato per chi ha soddisfatto requisiti specifici rispettivamente entro il 31 dicembre 2021 e nel 2022.