Andare in pensione prima è senza dubbio l’aspirazione di ogni lavoratore a prescindere dal lavoro svolto. Ma lo è altrettanto, prendere una pensione quanto più alta possibile. E se ci fosse uno strumento che fa al caso di chi pensa ad una cosa piuttosto che all’altra? Infatti esiste il riscatto agevolato della laurea che può fare comodo a chi cerca di anticipare la pensione ed allo stesso tempo, a chi cerca di prenderne una più alta. E la normativa vigente consente di fare questo spendendo di meno rispetto al solito.
Pensione prima o più ricca versando il riscatto laurea subito, ecco come fare
Chi ha frequentato l’università ed ha conseguito il titolo di studio, può riscattare i periodi di studio rendendoli utili ai fini pensionistici. Infatti si possono convertire in periodi contributivi fino a 5 anni dedicati allo studio universitario. Periodi questi che naturalmente non sono coperti da contribuzione alcuna. Il riscatto può essere sfruttato dalla generalità dei lavoratori, versando il corrispettivo all’INPS e quindi rendendo buoni questi periodi. Ma il riscatto agevolato non è per tutti. Parliamo infatti di una misura che riguarda sono determinati lavoratori.
“Buonasera, sono un consulente di azienda di 63 anni e vorrei sapere cosa posso fare per riscattare il mio periodo di studio universitario. Volevo capire il costo dell’operazione per tutti i miei 5 anni di percorso universitario e se ho diritto al riscatto agevolato. Sto verificando le possibilità di andare in pensione. Ho 32 anni di contributi versati, ed a prescindere dall’uscire prima dal lavoro, vorrei capire se alla fine dei conti riscattando la laurea posso raggiungere una pensione più elevata.”
Tra riscatto ordinario e agevolato, ecco come funziona lo strumento
Il riscatto degli anni dello studio universitario ha dei vantaggi notevoli per chi deve andare in pensione e cerca di raggiungere la giusta età contributiva.
Significa che ciò che si versa può essere sottratto dall’imponibile, ovvero dal reddito complessivo su cui poi viene calcolata l’imposta. Vantaggi quindi evidenti per il riscatto ordinario che può riguardare tutti coloro che hanno completato il percorso di studio con la laurea e per i periodi che effettivamente sono scoperti da qualsiasi altra forma di contribuzione.
Massimo 5 anni di riscatto e massimo 5 anni di contributi per la pensione
Il periodo riscattabile è massimo 5 anni e non valgono gli anni fuori corso. Non sempre però riscattare 5 anni di studio è una cosa fattibile per i lavoratori. Perché l’onere da pagare è piuttosto elevato. A meno che non si rientra nella Legge n° 26 del 2019, a cui deve i natali il riscatto laurea agevolato.
Il costo del riscatto agevolato è forfettario per anno riscattato. Quindi è fisso e non parametrato al reddito del richiedente. Evidente che più alto è il reddito più alto è l’onere da riscatto per la versione ordinaria dello strumento. Ed è altrettanto evidente che maggiore è il reddito del richiedente, maggiore è il risparmio che si ha se si può sfruttare il riscatto laurea agevolato.
Oltretutto, il riscatto può essere anche pagato a rate e fino a 10 anni di rate mensili (120 rate). Naturalmente ai fini fiscali, la rateizzazione costringe a dedurre dalla base imponibile IRPEF il corrispettivo pagato per anno di imposta e quindi in diverse annualità di dichiarazione dei redditi consecutive.
Il costo del riscatto tra sistema contributivo e retributivo
Dal punto di vista del costo, il riscatto ordinario è difficilmente quantificabile perché dipende dal reddito dell’interessato, dal periodo dove ricadono quelli di studio (se retributivo o contributivo) e dal fondo a cui si chiede il riscatto.
Se il periodo da riscattare, ovvero se gli anni di studio ricadono prima del 1996, cioè nel sistema retributivo, l’onere da versare è basato sul meccanismo della riserva matematica, ovvero in base al beneficio pensionistico che otterrà il lavoratore dopo il riscatto. Se invece il periodo da riscattare è successivo al 31 dicembre 1995, si usa il metodo percentuale, in base cioè all’aliquota contributiva vigente dell’IVS, cioè nell’indennità vecchiaia e superstiti.
Per chi ha studiato dopo il 1995 e si è laureato, questo il profilo di chi, dal 2019, può usare questo riscatto agevolato che prevede un costo fisso e inferiore. Oppure chi usa l’opzione contributiva, che prevede il calcolo della pensione esclusivamente con questo penalizzante metodo.