Per la pensione dei professionisti nel 2022, non sempre spetta la prestazione previdenziale supplementare. In quanto il pensionato a carico di una cassa professionale deve rispettare opportuni requisiti. Al fine di poter chiedere, per i contributi successivamente versati all’INPS, il supplemento di pensione.
In particolare, per la pensione professionisti 2022, un pensionato con la propria cassa, per esempio, può chiedere e può ottenere il supplemento di pensione. Quando, nella fattispecie, ha versato i contributi nella gestione separata dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale.
Pensione dei professionisti nel 2022. Attenzione. Non sempre spetta la supplementare
Lo scenario, invece, cambia quando i contributi previdenziali confluiscono nell’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti. In tal caso, infatti, il pensionato a carico della cassa professionale si vedrà respinta la richiesta della pensione supplementare.
Nella fattispecie, infatti, la pensione professionisti 2022 percepita sbarra la strada. Proprio per l’accesso alla prestazione INPS supplementare. In quanto in tal caso l’Istituto di previdenza non ammette. E quindi non accetta il cumulo dei periodi assicurativi.
Cosa fare dei contributi versati? Quando la pensione supplementare non spetta?
Ed allora, cosa fare dei contributi previdenziali già versati? Quando la pensione supplementare non spetta? In tal caso per la pensione dei professionisti nel 2022 si possono aprire due strade. Ovverosia, in base alla cassa di iscrizione, si possono sfruttare i contributi INPS versati. Per chiedere eventualmente il supplemento di pensione. Direttamente alla cassa professionale. E nel rispetto dei requisiti che sono previsti.
Oppure si possono sfruttare i contributi INPS versati. A patto che siano pari ad almeno 5 anni. Ed aspettando il compimento del 71esimo anno di età. In tal caso oltre alla pensione professionisti 2022, infatti, si può accedere alla cosiddetta pensione di vecchiaia contributiva.