È boom di professionisti che stanno aderendo allo sconto sui contributi pensione professionisti meglio conosciuto come esonero contributivo. Le domande possono essere presentate entro il 31 ottobre. È richiesta la regolarità contributiva rilevata alla data del 1° novembre 2021. Ogni ordine ha autonomia nel circoscrivere la situazione in cui il professionista iscritto sia nella condizione di irregolarità contributiva.
L’esonero contributivo per i professionisti
L’esonero contributivo 2021 è stato introdotto con la Legge n° 178/2020, Legge di bilancio 2021.
La possibilità di non versare i contributi senza che ciò incida sul calcolo della pensione riguarda: lavoratori autonomi (artigiani e commercianti e altri iscritti AGO) e i professionisti iscritti alla gestione separata INPS.
Difatti, l’esonero riguarda anche la pensione professionisti 2021, per questo si parla anche di esonero contributivo professionisti.
Con D.M. 7 maggio 2021 del Ministero del Lavoro, sono state fissate le regole e i requisiti per accedere all’esonero contributivo.
L’agevolazione contributiva spetta a condizione che (stesse indicazioni per i professionisti):
- il reddito 2019 sia non superiore a 50.000 euro e
- sia rilevato un calo del fatturato o dei corrispettivi nell’anno 2020 non inferiore al 33 per cento rispetto a quelli dell’anno 2019.
Non rientrano nell’esonero, i contributi integrativi e i premi dovuti all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL).
L’esonero contributivo dunque riguarda anche i contributi dovuti ai fini della pensione professionisti.
Domande entro il 31 ottobre 2021
L’esonero contributivo opera nel limite massimo individuale pari a 3.000 euro.
Le domande per ottenere l’esonero contributivo professionisti devono essere presentate entro il 31 ottobre 2021. Dunque. medici, avvocati e altri professionisti, devono rivolgersi alle rispettive casse di appartenenza. Per poter ottenere l’esonero contributivo professionisti, oltre al possesso dei requisiti reddituali richiesti, è necessaria la regolarità contributiva.
Difatti, prima di chiedere l’esonero contributivo, è ancora possibile regolarizzare i versamenti pregressi.
Attenzione, in base a quanto riportato nel decreto sopra citato, l’accredito della contribuzione oggetto di esonero, è subordinata all’integrale pagamento della quota parte di contribuzione obbligatoria non coperta dall’agevolazione.
L’esonero deve essere richiesto a un solo ente previdenziale e per una sola forma di previdenza obbligatoria.