In Italia non esiste un trattamento pensionistico chiamato “pensione minima”, ma ci si riferisce, con tale dicitura all’integrazione al minimo delle pensioni già in essere.
Questo significa che per aver diritto all’integrazione al minimo bisogna già essere titolari di una pensione il cui importo è talmente basso da non garantire un assegno pari al minimo garantito per legge. Se per “pensione minima” intende una pensione di importo anche basso, di seguito le illustro quali sono le possibilità di pensionamento in Italia e quanti anni di contributi sono richiesti.
Quali pensioni in Italia con un minimo di contributi?
Non mi specifica quanti anni di contributi ha maturato, quindi posso fare soltanto ipotesi.
Per accedere alla pensione di vecchiaia sono necessari 67 anni di età unitamente ad un minimo di 20 anni di contributi.
Al di sotto dei 20 anni di contributi è possibile accedere alla pensione solo attraverso deroghe o con la pensione di vecchiaia contributiva che, però nel suo caso non è attuabile poichè richiede che i contributi siano stati versati dopo il 31 dicembre 1996.
Se è, quindi, in possesso di 20 anni di contributi al compimento dei 67 anni può richiedere la pensione di vecchiaia altrimenti può vedere se rientra in una delle 3 deroghe Amato leggendo il seguente articolo:In pensione con 15 anni di contributi: quando è possibile l’opzione Dini e quando quella Amato?
Per i residenti in Italia vi è la possibilità di richiedere, qualora non in possesso dei contributi necessari per la pensione, l’assegno sociale ma è erogato solo a chi ha residenza effettiva, stabile e continuativa per almeno dieci anni nel territorio nazionale e non è nè il suo caso nè quello di sua moglie.
Per quel che riguarda sua moglie se non ha contributi versati in Italia non credo possa chiedere una pensione nel nostro Paese pur avendo la cittadinanza italiana.