Gentile signora Del Pidio, leggo sempre pareri discordanti sulle penalizzazioni riguardanti la quota 100. Per esempio io ho 63 anni e sei mesi , 34 anni di contributi effettivi e 2 anni di mobilità. Su alcuni articoli ho letto che andando 4- 4 anni e mezzo prima in pensione rispetto ai 67 esiste una penalizzazione tra il 22% e il 25% sulla pensione lorda e in altri articoli una penalizzazione inferiore lei saprebbe darmi una indicazione a riguardo ? Quanto sarei penalizzata sul lordo se chiedessi la quota 100? E con gli anni che ho, ho raggiunto la quota 100?
Pensione quota 100: requisiti
Per accedere alla pensione con quota 100 sono necessari 62 anni di età unitamente a 38 anni di contributi; 35 anni dei 38 richiesti per l’accesso, poi, devono essere perfezionati senza conteggiare in essi i contributi figurativi derivanti da indennità di disoccupazione e malattia.
Nel suo caso, quindi, possedendo soltanto 36 anni di contributi utili, poiché gli anni di contributi figurativi da mobilità sono considerati utili anche per il perfezionamento dei 35 anni, le mancherebbero ancora 2 anni di contributi da maturare per poter accedere alla pensione con quota 100. Se riesce a maturare questi contributi entro il 31 dicembre 2021, potrà accedere alla pensione con la misura non appena soddisfa il requisito contributivo. Per l’accesso, inoltre, dovrà attendere una finestra di 3 mesi dal raggiungimento dei requisiti se è un dipendente privato, 6 mesi, invece, se appartiene alla pubblica amministrazione.
Pensione quota 100 e penalizzazioni
Come abbiamo da sempre chiarito, l’assegno calcolato con la quota 100 non prevede penalizzazioni di sorta. Ovviamente, andando in pensione prima, c’è una sorta di “perdita” rispetto all’assegno che si percepirebbe con la pensione di vecchiaia dovuto ai mancati contributi versati: ovviamente se si accede alla quota 100 a 62 anni, anticipando di 5 anni sulla pensione di vecchiaia, l’assegno pensionistica sarebbe calcolato con 5 anni di contributi in meno rispetto a quello della pensione di vecchiaia, ma quello che bisogna tener presente rispetto a questa “penalizzazione” è che i 5 anni di contributi in meno non solo non vengono versati all’INPS ma riflettono anche 5 anni di lavoro in meno.
Nel suo caso, dovendo lavorare altri 2 anni, accederebbe alla quota 100 a 65 anni con un anticipo sulle pensione di vecchiaia di soli 2 anni. I mancati contributi versati in questo caso potrebbero incidere davvero poco sulla pensione con quota 100 (consideri che su uno stipendio medio di 30mila euro l’anno, i contributi annuali a livello pensionistico incidono sulla pensione mensile per 35/38 euro).