Pensione anticipata Quota 100, le pratiche non sono ancora evase e la proccupazione di un rifiuto da parte dell’ente, preoccupa i lavoratori. Analizziamo il quesito di un nostro lettore:
Sono un lavoratore di Poste e ho lasciato il posto a mio figlio nel 2014, ora ho fatto domanda di pensione con quota 100 avendo 66 anni e 39 anni e mesi 6 di contributi ma mi dicono che la pratica sta in lavorazione a Bari, mi dica se ho speranze, grazie.
Domanda in “lavorazione”, cosa fare?
Purtroppo i tempi dell’Inps possono variare a seconda degli accertamenti sulla pratica.
L’ente dovrà verificare la sussistenza dei requisiti, quando la domanda risulta in lavorazione, significa che non è ancora stata in presa in carico effettivamente la richiesta, questo comporterà dei tempi più lunghi.
Con i requisiti che ha esposto nella mail, lei non dovrebbe avere problemi, in quanto per la pensione anticipata Quota 100 sono richiesti un’età anagrafica di 62 anni e 38 anni di contributi. Ricordiamo che vige il divieto di cumulo lavorativo, questo significa che il lavoratore deve cessare l’attività lavorativa sia come dipendente che come autonomo. Una sola eccezione per il lavoro occasionale per un tetto massimo annuale di cinquemila euro.
L’unica cosa che può fare per accelerare la pratica è inviare un sollecito tramite patronato, oppure se ha inviato la pratica direttamente con il suo PIN Inps, può inviare una mail all’ente chiedendo le motivazioni del ritardo nella presa in carico della domanda, se invia la mail si ricordi di inserire il protocollo della domanda di pensione anticipata Quota 100.