Buongiorno, volevo sapere se posso usufruire della quota 41 precoce pur essendo disoccupato dopo che non mi anno rinnovato il contratto. Ero a tempo determinato, grazie.
L’accesso alla pensione con quota 41 è subordinato al possesso di determinati requisiti fissi per quel che riguarda la parte contributiva, e variabili in base alla categoria tutelata di appartenenza.
Pensione quota 41 per lavoratori disoccupati
Per i lavoratori disoccupati l’accesso alla pensione quota 100 richiede, oltre al 12 mesi di contributi versati prima del compimento dei 19 anni di età ed ai 41 anni di contributi, lo status di disoccupato.
La disoccupazione deve essere stata provocata da licenziamento e il lavoratore deve aver terminato di fruire della Naspi spettante da almeno 3 mesi.
La normativa, quindi, parla chiaro, l’accesso alla quota 41 è consentita ai lavoratori precoci disoccupati solo in caso di licenziamento (o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura di cui all’articolo 7, legge 15 luglio 1966, n. 604, o licenziamento per giusta causa). Tra le motivazioni della perdita del rapporto di lavoro che permettono l’accesso, però, non è contemplata la scadenza del contratto a termine non rinnovato. L’unica possibilità di accedere alla quota 41 tramite contratto a termine, quindi, è solo in caso di licenziamento per giusta causa o licenziamento prima della scadenza naturale del contratto stesso.
Nel suo caso, quindi, pur essendo disoccupato, non può accedere alla quota 41 e per pensionarsi o dovrà attendere i 67 anni per la pensione di vecchiaia, o se compie i 62 anni prima del 2021 potrà accedervi con la quota 100. Altrimenti l’alternativa è quella di farsi autorizzare al versamento dei contributi volontari per raggiungere i 42 anni e 10 mesi di contributi necessari alla pensione anticipata se non riesce a trovare un nuovo lavoro.