Ancora poche ore (salvo proroga al fotofinish) per docenti e altri lavoratori del settore scuola che intendono presentare domanda per andare in pensione il prossimo anno. Per la pensione scuola, infatti, la richiesta di uscita dal mondo del lavoro deve essere presentata quasi un anno prima.
Ed entro oggi, 21 ottobre 2022, presentano la richiesta i lavoratori del comparto che intendono andare via dal 1° settembre 2023.
A prevederlo, ricordiamo, è il decreto MIUR dell’8 settembre 2022.
In sostanze, entro la mezzanotte di oggi, il personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola, può presentare domanda di cessazione per:
- raggiungimento del massimo di servizio
- dimissioni volontarie
- trattenimento in servizio per il raggiungimento del minimo contributivo.
Il termine invece, è più lungo per i dirigenti (ad esempio, il Preside).
Le altre scadenze del 21 ottobre 2022
Entro oggi è anche ammesso presentare revoca della domanda per chi, nel frattempo, avesse già fatto richiesta di cessazione.
Sempre entro la mezzanotte odierna si possono presentare richieste per la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale per coloro che non hanno raggiunto il limite di età ma di servizio, con contestuale riconoscimento del trattamento di pensione.
Interessati a quest’ultima possibilità è il personale che, avendo i requisiti per la pensione scuola anticipata (41 anni e 10 mesi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini) e non avendo ancora compiuto il 65° anno di età, chiedono la trasformazione del rapporto di lavoro. In pratica coloro che non vogliono andare a casa ma continuano a lavorare part-time.
Pensione scuola 2023, come fare domanda
Le modalità di presentazione delle richieste per la pensione scuola 2023 sono indicate nel medesimo decreto MIUR 8 settembre 2022 (e nella relativa circolare ministeriale). In dettaglio:
- i dirigenti scolastici, il personale docente (compresi gli insegnanti di religione cattolica), educativo ed A.T.A. di ruolo utilizzano, esclusivamente, la procedura web POLIS “istanze on line”, (al personale in servizio all’estero è ammesso presentare la domanda anche direttamente all’ufficio territorialmente competente in formato analogico o digitale)
- il personale delle province di Trento, Bolzano ed Aosta, presenta le domande direttamente alla sede scolastica di servizio/titolarità, che a sua volta inoltra il tutto ai competenti Uffici territoriali.
Come già evidenziato in qualche nostro precedente articolo sul tema pensioni scuola, alcuni sindacati hanno battuto il pugno sul tavolo.