Continua la nostra analisi sull’elevato numero di pensionati italiani che scelgono di trasferirsi all’estero per godere di un costo della vita più basso e di una tassazione più favorevole. Tra le mete più ambite vi sono Albania, Spagna, Portogallo e Tunisia, quattro paesi che offrono un tenore di vita dignitoso anche con una pensione inferiore ai 1500 euro mensili.
Vediamo nel dettaglio quali sono i costi della vita e i vantaggi fiscali di ciascuna di queste destinazioni.
Albania: il nuovo paradiso per i pensionati italiani
Tra i paesi in cui i pensionati italiani vanno in fuga, l’Albania è una delle destinazioni emergenti grazie al suo costo della vita estremamente competitivo. A Tirana e nelle principali città del paese, i prezzi degli affitti sono notevolmente più bassi rispetto all’Italia: un appartamento bilocale in centro costa mediamente tra i 250 e i 400 euro mensili, mentre nelle zone periferiche i prezzi possono scendere anche a 150 euro.
Le utenze domestiche (luce, acqua, gas e internet) si aggirano intorno ai 60-80 euro al mese. Mangiare fuori è molto economico: una cena in un ristorante di fascia media costa circa 10-15 euro a persona, mentre fare la spesa per beni di prima necessità (pane, latte, carne, verdura) è più conveniente rispetto all’Italia, con una spesa mensile media di circa 200-250 euro.
Dal punto di vista fiscale, l’Albania offre un regime particolarmente favorevole ai pensionati italiani: le pensioni erogate dall’Italia non sono tassate in loco, a condizione che il pensionato diventi residente fiscale nel paese. Inoltre, il sistema sanitario privato è accessibile a prezzi contenuti, con assicurazioni sanitarie che costano tra i 30 e i 50 euro al mese.
Le motivazioni che spingono i pensionati a trasferirsi in Albania includono il costo della vita basso, la vicinanza geografica con l’Italia e la presenza di una comunità italiana in crescita.
Spagna: qualità della vita a prezzi accessibili
La Spagna è una meta molto apprezzata dai pensionati italiani, specialmente le città costiere come Valencia, Alicante e Malaga, dove il clima è mite tutto l’anno. Gli affitti variano a seconda della zona: a Valencia un bilocale in centro può costare tra i 500 e i 700 euro al mese, mentre nelle località più piccole si trovano appartamenti a partire da 400 euro.
Le utenze domestiche si aggirano intorno ai 100-120 euro mensili, mentre la spesa alimentare è più accessibile rispetto all’Italia, con una spesa media di 250-300 euro al mese. Anche mangiare fuori è conveniente: un pasto in un ristorante di fascia media costa circa 12-18 euro.
Dal punto di vista fiscale, la Spagna prevede la tassazione delle pensioni italiane in base alla normativa sulla residenza fiscale. Tuttavia, le aliquote non sono eccessivamente alte e il paese offre un ottimo sistema sanitario pubblico accessibile anche agli stranieri.
I pensionati scelgono la Spagna per il clima favorevole, l’elevata qualità della vita e la possibilità di integrarsi facilmente grazie alla lingua e alla cultura simili a quelle italiane.
Portogallo: il regime fiscale l’aiuto del passato
Il Portogallo è stato a lungo considerato il paradiso fiscale per i pensionati italiani grazie al regime fiscale dei Residenti Non Abituali (RNH), che fino a poco tempo fa permetteva di ricevere la pensione esentasse per dieci anni. Sebbene questo regime sia stato modificato, il paese continua a offrire una tassazione vantaggiosa rispetto all’Italia.
I costi della vita in Portogallo sono moderati, specialmente al di fuori delle grandi città come Lisbona e Porto. A Faro o Coimbra, ad esempio, un bilocale in centro può costare tra i 400 e i 600 euro mensili. Le utenze domestiche si attestano sui 90-110 euro al mese, mentre la spesa alimentare è leggermente inferiore a quella italiana, con una media di 250-280 euro mensili. Mangiare fuori è conveniente: un pranzo in un ristorante economico costa circa 10-12 euro.
Oltre ai vantaggi fiscali, i pensionati italiani scelgono il Portogallo per il clima mite, la qualità della vita e l’ottimo sistema sanitario. Inoltre, la presenza di numerosi expat italiani rende più semplice l’integrazione.
Tunisia: vita low-cost e tassazione agevolata
La Tunisia è una delle destinazioni più economiche per i pensionati italiani. Gli affitti sono particolarmente bassi: un appartamento in una città come Hammamet o Sousse costa tra i 200 e i 400 euro al mese. Le utenze domestiche raramente superano i 50 euro mensili, mentre la spesa alimentare è tra le più economiche in assoluto, con una media di 150-200 euro al mese. Cenare fuori è incredibilmente conveniente, con un pasto in un ristorante di fascia media che costa tra i 5 e i 10 euro.
Sul fronte fiscale, la Tunisia applica un regime agevolato per i pensionati stranieri: l’80% della pensione è esente da tassazione, e il restante 20% è tassato con un’aliquota molto bassa. Inoltre, il costo dell’assistenza sanitaria privata è contenuto, con polizze sanitarie che costano tra i 20 e i 40 euro mensili.
Le motivazioni che spingono i pensionati italiani a trasferirsi in Tunisia includono il costo della vita estremamente basso, la vicinanza con l’Italia (meno di due ore di volo) e il clima caldo durante tutto l’anno.
Pensionati italiani in fuga all’estero: conclusioni
Trasferirsi all’estero con una pensione inferiore ai 1500 euro è possibile scegliendo con attenzione la destinazione. L’Albania offre un costo della vita bassissimo e una tassazione vantaggiosa, la Spagna garantisce una buona qualità della vita con prezzi accessibili, il Portogallo continua a offrire un regime fiscale interessante, mentre la Tunisia è l’opzione più economica in assoluto.
Ogni paese ha i suoi vantaggi e le sue peculiarità, e la scelta dipende dalle preferenze personali in termini di clima, cultura e servizi disponibili. Quello che è certo è che sempre più pensionati italiani stanno prendendo in considerazione l’opzione di trascorrere la loro pensione all’estero, godendo di un tenore di vita dignitoso e sereno.
Riassumendo
- Albania: Affitti bassi, costo della vita conveniente e pensioni esentasse per residenti fiscali.
- Spagna: Clima mite, affitti accessibili e buona qualità della vita con sanità pubblica efficiente.
- Portogallo: Tassazione agevolata, spese contenute fuori dalle grandi città e comunità italiana presente.
- Tunisia: Costo della vita molto basso, pensioni in gran parte esentasse e clima caldo tutto l’anno.
- Motivazioni generali: I pensionati cercano costo della vita ridotta, clima favorevole e vantaggi fiscali.
- Scelta personalizzata: Ogni paese offre vantaggi unici, dipende dalla preferenza individuale e dallo stile di vita.