Pensione sotto i 1500 euro? Le migliori destinazioni low cost

I pensionati italiani scelgono di trasferirsi all'estero per godere di un costo della vita più basso e vantaggi fiscali favorevoli.
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pensionati italiani estero
Foto © Pixabay

Continua la nostra analisi sull’elevato numero di pensionati italiani che scelgono di trasferirsi all’estero per godere di un costo della vita più basso e di una tassazione più favorevole. Tra le mete più ambite vi sono Albania, Spagna, Portogallo e Tunisia, quattro paesi che offrono un tenore di vita dignitoso anche con una pensione inferiore ai 1500 euro mensili.

Vediamo nel dettaglio quali sono i costi della vita e i vantaggi fiscali di ciascuna di queste destinazioni.

Albania: il nuovo paradiso per i pensionati italiani

Tra i paesi in cui i pensionati italiani vanno in fuga, l’Albania è una delle destinazioni emergenti grazie al suo costo della vita estremamente competitivo. A Tirana e nelle principali città del paese, i prezzi degli affitti sono notevolmente più bassi rispetto all’Italia: un appartamento bilocale in centro costa mediamente tra i 250 e i 400 euro mensili, mentre nelle zone periferiche i prezzi possono scendere anche a 150 euro.

Le utenze domestiche (luce, acqua, gas e internet) si aggirano intorno ai 60-80 euro al mese. Mangiare fuori è molto economico: una cena in un ristorante di fascia media costa circa 10-15 euro a persona, mentre fare la spesa per beni di prima necessità (pane, latte, carne, verdura) è più conveniente rispetto all’Italia, con una spesa mensile media di circa 200-250 euro.

Dal punto di vista fiscale, l’Albania offre un regime particolarmente favorevole ai pensionati italiani: le pensioni erogate dall’Italia non sono tassate in loco, a condizione che il pensionato diventi residente fiscale nel paese. Inoltre, il sistema sanitario privato è accessibile a prezzi contenuti, con assicurazioni sanitarie che costano tra i 30 e i 50 euro al mese.

Le motivazioni che spingono i pensionati a trasferirsi in Albania includono il costo della vita basso, la vicinanza geografica con l’Italia e la presenza di una comunità italiana in crescita.

Spagna: qualità della vita a prezzi accessibili

La Spagna è una meta molto apprezzata dai pensionati italiani, specialmente le città costiere come Valencia, Alicante e Malaga, dove il clima è mite tutto l’anno. Gli affitti variano a seconda della zona: a Valencia un bilocale in centro può costare tra i 500 e i 700 euro al mese, mentre nelle località più piccole si trovano appartamenti a partire da 400 euro.

Le utenze domestiche si aggirano intorno ai 100-120 euro mensili, mentre la spesa alimentare è più accessibile rispetto all’Italia, con una spesa media di 250-300 euro al mese. Anche mangiare fuori è conveniente: un pasto in un ristorante di fascia media costa circa 12-18 euro.

Dal punto di vista fiscale, la Spagna prevede la tassazione delle pensioni italiane in base alla normativa sulla residenza fiscale. Tuttavia, le aliquote non sono eccessivamente alte e il paese offre un ottimo sistema sanitario pubblico accessibile anche agli stranieri.

I pensionati scelgono la Spagna per il clima favorevole, l’elevata qualità della vita e la possibilità di integrarsi facilmente grazie alla lingua e alla cultura simili a quelle italiane.

Portogallo: il regime fiscale l’aiuto del passato

Il Portogallo è stato a lungo considerato il paradiso fiscale per i pensionati italiani grazie al regime fiscale dei Residenti Non Abituali (RNH), che fino a poco tempo fa permetteva di ricevere la pensione esentasse per dieci anni. Sebbene questo regime sia stato modificato, il paese continua a offrire una tassazione vantaggiosa rispetto all’Italia.

I costi della vita in Portogallo sono moderati, specialmente al di fuori delle grandi città come Lisbona e Porto. A Faro o Coimbra, ad esempio, un bilocale in centro può costare tra i 400 e i 600 euro mensili. Le utenze domestiche si attestano sui 90-110 euro al mese, mentre la spesa alimentare è leggermente inferiore a quella italiana, con una media di 250-280 euro mensili. Mangiare fuori è conveniente: un pranzo in un ristorante economico costa circa 10-12 euro.

Oltre ai vantaggi fiscali, i pensionati italiani scelgono il Portogallo per il clima mite, la qualità della vita e l’ottimo sistema sanitario. Inoltre, la presenza di numerosi expat italiani rende più semplice l’integrazione.

Tunisia: vita low-cost e tassazione agevolata

La Tunisia è una delle destinazioni più economiche per i pensionati italiani. Gli affitti sono particolarmente bassi: un appartamento in una città come Hammamet o Sousse costa tra i 200 e i 400 euro al mese. Le utenze domestiche raramente superano i 50 euro mensili, mentre la spesa alimentare è tra le più economiche in assoluto, con una media di 150-200 euro al mese. Cenare fuori è incredibilmente conveniente, con un pasto in un ristorante di fascia media che costa tra i 5 e i 10 euro.

Sul fronte fiscale, la Tunisia applica un regime agevolato per i pensionati stranieri: l’80% della pensione è esente da tassazione, e il restante 20% è tassato con un’aliquota molto bassa. Inoltre, il costo dell’assistenza sanitaria privata è contenuto, con polizze sanitarie che costano tra i 20 e i 40 euro mensili.

Le motivazioni che spingono i pensionati italiani a trasferirsi in Tunisia includono il costo della vita estremamente basso, la vicinanza con l’Italia (meno di due ore di volo) e il clima caldo durante tutto l’anno.

Pensionati italiani in fuga all’estero: conclusioni

Trasferirsi all’estero con una pensione inferiore ai 1500 euro è possibile scegliendo con attenzione la destinazione. L’Albania offre un costo della vita bassissimo e una tassazione vantaggiosa, la Spagna garantisce una buona qualità della vita con prezzi accessibili, il Portogallo continua a offrire un regime fiscale interessante, mentre la Tunisia è l’opzione più economica in assoluto.

Ogni paese ha i suoi vantaggi e le sue peculiarità, e la scelta dipende dalle preferenze personali in termini di clima, cultura e servizi disponibili. Quello che è certo è che sempre più pensionati italiani stanno prendendo in considerazione l’opzione di trascorrere la loro pensione all’estero, godendo di un tenore di vita dignitoso e sereno.

Riassumendo

  • Albania: Affitti bassi, costo della vita conveniente e pensioni esentasse per residenti fiscali.
  • Spagna: Clima mite, affitti accessibili e buona qualità della vita con sanità pubblica efficiente.
  • Portogallo: Tassazione agevolata, spese contenute fuori dalle grandi città e comunità italiana presente.
  • Tunisia: Costo della vita molto basso, pensioni in gran parte esentasse e clima caldo tutto l’anno.
  • Motivazioni generali: I pensionati cercano costo della vita ridotta, clima favorevole e vantaggi fiscali.
  • Scelta personalizzata: Ogni paese offre vantaggi unici, dipende dalla preferenza individuale e dallo stile di vita.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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