Pensione supplementare e supplemento di pensione, la guida

Le differenze tra pensione supplementare e supplemento di pensione e quando si possono usare per prendere una pensione più alta.
2 mesi fa
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Le differenze tra pensione supplementare e supplemento di pensione e quando si possono usare per prendere una pensione più alta.
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Andare in pensione e continuare a lavorare e versare nello stesso fondo da cui si è ricevuto il trattamento. Oppure andare in pensione continuando a versare in un altro fondo, dove magari si era già iscritti per via dei cambi di attività e di settore lavorativo. Sono casi non certo rari quelli di questo genere nel settore pensionistico.

Casi che possono portare a ricevere il giusto compenso solo dopo aver provveduto a presentare una domanda. Le misure da utilizzare sono due.

Ma spesso si fa confusione. Ecco quindi che serve una guida dettagliata per quelle misure che vengono chiamate pensione supplementare e supplemento di pensione. Soprattutto alla luce dei quesiti di diversi nostri lettori, tra cui abbiamo estrapolato quello sotto riportato.

“Gentili esperti di Investire Oggi, volevo capire se potevo chiedere qualcosa in più all’INPS. Questo, alla luce del fatto che ho 6 anni di versamenti successivi alla mia pensione. Non capisco se posso chiedere la pensione supplementare o il supplemento di pensione che credo siano due misure diverse, giusto? Oppure devo presentare domanda di ricostituzione per motivi contributivi? Aspetto una vostra risposta perché davvero non so cosa fare. Grazie.”

 

Pensione supplementare e supplemento di pensione, come si chiedono?

La pensione supplementare non va confusa con il supplemento di pensione. La prima misura infatti è una vera e propria pensione aggiuntiva a quella già percepita. L’altra invece è una sorta di aumento della stessa pensione in corso di fruizione. La pensione supplementare riguarda i lavoratori già titolari di pensione che però hanno contributi versati in altri fondi.

Con versamenti che non sono sufficienti per il diretto interessato a maturare il diritto ad un’altra pensione autonoma. La misura quindi è appannaggio di soggetti che nel corso della loro carriera lavorativa hanno provveduto a versare contributi in diverse casse previdenziali per via di diversi cambi di attività lavorativa.

Alcuni chiarimenti dall’INPS per questo importante strumento

In genere chi si trova in queste condizioni sfrutta strumenti quali la totalizzazione o la ricongiunzione, in modo tale da riunire nel fondo pensionistico a cui si chiederà la pensione, i contributi sparpagliati tra più casse. In alternativa c’è la facoltà di richiedere il supplemento di pensione. Il lavoratore che si trova già con una pensione liquidata da una cassa pensionistica, può chiedere un’altra pensione quindi. Va ricordato però che questa facoltà riguarda solo gli iscritti alle gestioni esclusive e sostitutive dell’AGO.

Infatti come spiega l’INPS sul suo sito, la pensione supplementare ha il fardello del limite relativo ai versamenti nella Gestione Separata e nelle casse dei liberi professionisti. Chi ha una pensione in corso di fruizione in queste casse non può godere di questa possibilità. Quindi, un ex dipendente pubblico pensionato ex Inpdap può chiederla se ha versato nel FPLD come dipendente privato. Ma se ha una pensione in corso liquidata dalla Gestione Separata per esempio, non potrà chiedere la pensione supplementare per i versamenti nel FPLD.

Il supplemento di pensione e come funziona

 

Il supplemento di pensione invece è uno strumento che possono utilizzare quanti dopo la data di liquidazione della pensione hanno continuato a versare contributi non interrompendo l’attività lavorativa o riattivandola pensione. Decorsi 5 anni dalla data di liquidazione della pensione il diretto interessato può chiedere all’INPS la concessione del supplemento di pensione per i versamenti effettuati successivamente. Il supplemento di pensione come importo si aggiunge meccanicamente alla pensione già percepita. Chi ha già raggiunto l’età pensionabile nel fondo da cui riceve la pensione, ha la possibilità di chiedere questo surplus, anche solo dopo due anni dalla liquidazione del trattamento.

Se pensioni supplementari e supplemento di pensione non vanno confusi, lo stesso è per la ricostituzione di pensione.

Anche se per motivi contributivi come l’INPS permette di fare. La ricostituzione si può utilizzare per periodi di contribuzione non utilizzati alla data di liquidazione della pensione. Ma solo se i periodi non usati sono antecedenti la data di liquidazione. Per esempio, se i contributi non usati sono stati accreditati dopo la liquidazione per un qualsiasi motivo (datore di lavoro, riscatti, versamenti di arretrati contributivi e così via dicendo).

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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