Una delle misure anagraficamente più vantaggiose è senza dubbio lo scivolo per la pensione usuranti. Disponibile anche nel 2025, permetterà l’accesso anticipato alla pensione a coloro che soddisfano tutte le condizioni richieste, le quali, come vedremo, sono particolarmente attraenti.
Si può andare in pensione qualche mese prima di compiere 62 anni: lo scivolo inizia infatti a 61 anni e 7 mesi. Molte persone ritengono che questa opportunità sia limitata a pochi, data la rarità delle professioni considerate usuranti.
Tuttavia, dimostreremo che anche lavori più comuni possono accedere a questa misura.
“Buonasera, da 5 anni lavoro come metronotte. Prima ho lavorato in un pastificio con lavoro basato su tre turni. Vi chiedo, dal momento che da 5 anni a questa parte lavoro sempre di notte e che prima nel pastificio ogni settimana facevo due turni di notte, posso andare in pensione come usurante? Ho appena compiuto 61 anni di età e se non ho sbagliato i calcoli, faccio 35 anni di contributi a giugno 2025.”
In pensione tra i 61,7 e i 64,7 anni di età, bastano 35 anni di contributi ma solo in queste circostanze
Che lo scivolo usuranti sia una misura particolare e destinata a categorie particolari non è del tutto falso. Basta osservare le categorie di attività lavorativa che la normativa considera come usuranti e cioè:
- lavori in galleria, nelle cave o nelle miniere;
- lavori in cassoni ad aria compressa;
- attività di palombaro;
- lavoro svolto con costante esposizione alle alte temperature;
- attività legate alla lavorazione del vetro cavo;
- lavori svolti in spazi ristretti e angusti;
- attività legate all’asportazione dell’amianto.
Non sono certo le attività lavorative più comuni che esistono quelle sopra citate. Sono questi i lavori usuranti che possono dare diritto alla pensione con:
- almeno 61 anni e 7 mesi di età;
- almeno 35 anni di contributi versati
- quota 97,6 completata sommando età e contributi comprese le frazioni di anno.
Ma con questi stessi requisiti possono lasciare il lavoro anche:
- addetti alla produzione nella linea a catena;
- autisti di mezzi di trasporto pubblico;
- lavoratori notturni.
Scivolo usuranti, ecco come fare a centrare la pensione
Il nostro lettore, lavorando di notte, può anch’egli beneficiare dello scivolo usuranti.
È importante controllare quante notti lavora attualmente come metronotte. Se precedentemente lavorava due notti a settimana, è probabile che abbia superato le 78 notti all’anno. Questo elemento è cruciale per accedere al massimo vantaggio, ovvero la pensione a 61 anni e 7 mesi. L’età di pensionamento e la quota richiesta variano in base al numero di notti lavorate all’anno.
Altro fattore decisivo è la durata del lavoro notturno: deve essere stato svolto per almeno 7 degli ultimi 10 anni o per metà della vita lavorativa. La possibilità di accedere alla pensione con lo scivolo usuranti è più ampia di quanto si creda.
Il lavoro notturno agevola l’uscita dal lavoro, ecco come
Nel lavoro notturno la normativa distingue prima di tutto lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi. E poi tra lavoratori che hanno svolto 78 o più notti all’anno, lavoratori che hanno svolto tra 72 e 77 notti di lavoro e lavoratori che ne hanno svolte da 64 a 71.
Il vantaggio massimo è offerto a chi ha svolto almeno 78 notti di lavoro per la metà della vita lavorativa o per 7 degli ultimi 10 anni. Soggetti questi che possono lasciare il lavoro con:
- almeno 61 anni e 7 mesi di età;
- almeno 35 anni di contributi versati;
- quota 97,6 completata.
Sempre con 78 notti di lavoro almeno, gli autonomi possono uscire con:
- almeno 62 anni e 7 mesi di età;
- almeno 35 anni di contributi versati;
- quota 98,6 completata.
Per i lavoratori che hanno svolto un numero di notti comprese tra le 72 e le 77, i requisiti per i dipendenti sono:
- almeno 62 anni e 7 mesi di età;
- almeno 35 anni di contributi versati;
- quota 98,6 completata.
Invece per gli autonomi le soglie diventano:
- almeno 63 anni e 7 mesi di età;
- almeno 35 anni di contributi versati;
- quota 99,6 completata.
Infine per chi ha svolto meno notti per anno di lavoro, ma non sotto le 64, le soglie utili alla pensione per il dipendente sono:
- almeno 63 anni e 7 mesi di età;
- almeno 35 anni di contributi versati;
- quota 99,6 completata.
Mentre per i lavoratori autonomi:
- almeno 64 anni e 7 mesi di età;
- almeno 35 anni di contributi versati;
- quota 100,6 completata.