La pensione di vecchiaia è il trattamento previdenziali cui si accede raggiungendo un determinato requisito anagrafico e almeno una contribuzione di 20 anni. I requisiti della pensione di vecchiaia sono stati pesantemente inaspriti dalla riforma Fornero che aveva l’obiettivo di parificare l’età pensionabile di uomini e donne entro il 2018, anno in cui i requisiti anagrafici per accedere alla pensione di vecchiaia saranno uguali per uomini e donne. Prima dell’entrata in vigore della riforma Fornero per accedere al pensionamento di vecchiaia erano necessari 65 anni di età per gli uomini e 61 per le donne del pubblico impiego, mentre per le lavoratrici del settore privato erano necessari 60 anni.
Requisiti 2015 per la pensione di vecchiaia
Come anticipato la riforma Fornero ha inasprito le condizioni per accedere alla pensione di vecchiaia portando, nel 2011, l’età pensionabile degli uomini e delle lavoratrici del pubblico impiego a 66 anni Il requisito anagrafico, come è noto, è soggetto all’adeguamento alla stima di vita Istat a partire dal 1 gennaio 2013. Il primo aumento è stato di 3 mesi, portando l’età pensionabile degli uomini del settore pubblico e privato e delle donne del settore pubblico a 66 anni e 3 mesi, l’età pensionabile delle donne del settore privato a 62 anni e 3 mesi e quella delle donne autonome a 63 anni e 3 mesi già nel 2013. Una successiva variazione è stata effettuato nel 2014 con valenza biennale, cioè fino al 31 dicembre 2015. I requisiti richiesti per il pensionamento di vecchiaia dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2015 sono di:
- 66 anni e 3 mesi per i lavoratori del settore pubblico e privato
- 66 e 3 mesi per le lavoratrici del settore pubblico
- 64 e 9 mesi per le lavoratrici autonome
- 63 e 9 mesi per le lavoratrici del settore privato
Il requisito contributivo richiesto, per tutti, resta fissato in almeno 20 anni di contribuzione versata.
Requisiti 2016/2017
Nel biennio 2016/2017 i requisiti subiranno un ulteriore aumento, sempre a causa dell’adeguamento alla stima di vita Istat e, dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2017, saranno innalzati a:
- 66 anni e 7 mesi per gli uomini del settore pubblico e privato
- 66 anni e 7 mesi per le donne del settore pubblico
- 66 anni e 1 mese per le donne autonome
- 65 anni e 7 mesi per le donne del settore privato
Il requisito contributivo resta invariato per tutti. A partire dal 1 gennaio 2018 i requisiti anagrafici saranno parificati per tutti e saranno richiesti 66 anni e 7 mesi a uomini del settore pubblico e privato, a donne del settore pubblico e privato e alle lavoratrici autonome.
Requisito contributivo
Per i lavoratori che accederanno alla pensione di vecchiaia con il sistema contributivo è richiesto, inoltre, un ulteriore requisito: la pensione per coloro che hanno il primo accredito contributivo dal 1 gennaio 1996, è richiesto, oltre ai 20 anni di contributi versati, che l’importo della pensione sia superiore a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale. In mancanza di tale requisito si potrà accedere alla pensione di vecchiaia al compimento dei 70 anni di età con almeno 5 anni di contribuzione effettiva. Da tenere presente che la soglia dei 70 anni è stata fissata nel 2011 e che anche questo requisito è soggetto all’adeguamento Istat salendo dal 2013 a 70 anni e 3 mesi e nel 2016 sarà elevato a 70 anni e 7 mesi.