Arrivare a maturare la pensione è l’obiettivo di tutti i lavoratori. Nell’epoca dei social, sono tanti coloro che, con gioia e felicità, mostrano la loro foto con l’ultima timbratura del cartellino. Eppure, per come sono cambiate le regole del sistema pensionistico italiano negli ultimi anni, arrivare all’ultimo giorno di lavoro potrebbe dover essere rimandato. E non parliamo ancora di requisiti sulle pensioni che aumentano. Parliamo invece del fatto che, a chi va in pensione, potrebbe essere richiesto un sacrificio economico non da poco.
“Salve, mi chiamo Pietro e nel 2025 finalmente completo la carriera contributiva che serve per andare in pensione. A novembre 2025 finisco i 42 anni e 10 mesi di contributi. Dovrei andare in pensione dal primo dicembre 2025. Contavo di fare un Natale da già pensionato e invece mi dicono che devo aspettare altri tre mesi. Ma io, al mio datore di lavoro, non posso mica chiedere di tenermi a lavorare altri 3 mesi se lui mi ha già detto che, a 42,10 anni di contributi e con 65 anni di età, dovrà mollare l’attività. Come funziona questo meccanismo? Non lo ritengo giusto.”
Pensioni 2025: devi pregare il datore di lavoro di farti lavorare altri 3 mesi
Le pensioni anticipate ordinarie sono quelle che si percepiscono a prescindere dal limite anagrafico, una volta raggiunti 42 anni e 10 mesi di versamenti per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Ma bisogna attendere una finestra di 3 mesi prima di ricevere il primo rateo.
Il problema, come sottolinea il nostro lettore, è cosa fare durante questi tre mesi di finestra. Infatti, una volta maturati i 42,10 anni di contributi, potrà presentare la domanda di pensione, ma rischia, se non chiede al datore di lavoro di prolungare il contratto per altri 3 mesi, di restare senza reddito fino al primo assegno pensionistico.
Le finestre mobili e cosa fare durante l’attesa
Il meccanismo delle finestre di attesa va considerato attentamente. Sembra quasi venga utilizzato per ritardare il pensionamento dei lavoratori senza inasprire i requisiti. Così, per le pensioni anticipate ordinarie, che fino al 31 dicembre 2026 non subiranno adeguamenti alla stima di vita e quindi rimarranno con i medesimi requisiti di oggi, occorrono comunque 3 mesi di attesa aggiuntiva.
Lo stesso vale per le pensioni anticipate contributive a 64 anni di età con 20 anni di versamenti, nonché per la quota 41 riservata ai lavoratori precoci.
Alcune misure presentano però situazioni ancora più gravose. Per esempio, la quota 103 prevede finestre di 7 mesi nel settore privato e di 9 mesi nel settore pubblico. In questi casi, chi raggiunge i 41 anni di contributi e 62 anni di età richiesti per quota 103, deve posticipare il primo incasso di diversi mesi.
Come si è arrivati a queste finestre
Le pensioni con decorrenza posticipata furono introdotte dal DL n. 201/2011, cioè dalla riforma Fornero, sia per la pensione anticipata sia per la pensione di vecchiaia. Il DL n. 4/2019 ha poi reintrodotto la finestra mobile di 3 mesi per le pensioni anticipate ordinarie, e con lo stesso decreto si stabilirono finestre di 3 e 6 mesi per la neonata quota 100, rispettivamente per i lavoratori privati e pubblici. Successivamente, dal 1° gennaio 2024, la finestra di tre mesi si è estesa anche alla pensione anticipata contributiva.
A dire il vero, si è sfiorato il rischio di un ulteriore inasprimento di questo meccanismo nel 2025, quando si parlava di alzare la finestra di decorrenza per le pensioni anticipate ordinarie a 6 o 7 mesi. Per ora non è successo, ma è probabile che l’argomento torni di nuovo all’ordine del giorno. Anche perché, dal 2027, le pensioni anticipate ordinarie con molta probabilità torneranno a salire in base alle aspettative di vita della popolazione.
In quel caso, non ci sarà un ritocco alle finestre mobili, ma probabilmente un incremento dei requisiti contributivi necessari.
Ma per chi è invalido L 80%e non può lavorare per delle patologie che non glielo permettono e no sto qui ad elencarle se no non finiamo più può sopravvivere con 340 euro di pensione? Ma del invalidi parziali. Non e parlate mai e che magari sono giovani e non posso fare nulla noi siamo nel dimenticatoio,basta che parlate dei 70enni ma io .ancora ci arrivo a quel età con questa salute. Non ho parole ,non vi smentite mai.Dio vi benedica 🙏🏼in più vedo s fa’ due annimarito .orto a soli 49 anni e. O. Prendo ie.te neanche reversibile perché era un invalido ci ile