Pensioni: a luglio c’è anche la quattordicesima

Con le pensioni di luglio ci sarà anche la quattordicesima, ma solo a determinate condizioni di reddito e sopra una certa età.
3 anni fa
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quattordicesima sulla pensione a luglio per chi nel 2020 ha commesso questo errore, ecco però come si può facilmente intervenire.
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In arrivo anche la quattordicesima con le pensioni di luglio. L’inps si appresta ad erogare un assegno mensile aggiuntivo a tutti i pensionati in possesso di determinati requisiti anagrafici e di reddito.

L’Inps si appresta quindi ad erogare un assegno integrativo (detto quattordicesima mensilità) ai pensionati che hanno compiuto 64 anni di età e che hanno un reddito complessivo uguale o inferiore a 2 volte il trattamento minimo. La quattordicesima non spetta ai titolari di pensione di invalidità civile, pensione o assegno sociale, rendite Inail e pensione di guerra.

A chi spetta la quattordicesima

Più precisamente, la quattordicesima con la mensilità di luglio spetta ai pensionati di età pari o superiore a 64 anni

  • del settore privato,
  • agli autonomi,
  • agli ex lavoratori del settore dello sport e dello spettacolo professionistico
  • del comparto pubblico.

Costoro, però, devono avere almeno 64 anni di età. Non solo, bisognerà rispettare determinati requisiti di reddito annuo per i quali l’Inps effettuerà i dovuti accertamenti. Col rischio che, in difetto, l’istituto richieda indietro i soldi nei cedolini successivi. Per la misura sarà invece necessario guardare agli anni di contribuzione facendo distinzione fra lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi.

Limiti di reddito e controlli

Ma quali sono questi limiti di reddito? L’Inps eroga la quattordicesima in via provvisoria, ma poi effettuerà i controlli sulla base di quanto percepito di pensione nel corso dell’anno precedente incrociando i dati anche con quelli dell’Anagrafe Tributaria sulle dichiarazioni dei redditi.

Il controllo avviene a posteriori proprio perché le dichiarazioni dei redditi dell’anno precedente non sono ancora disponibili. Normalmente l’archivio dei dati fiscali dei contribuenti è completamente aggiornato solo a fine anno, per cui i controlli potrebbero scattare anche a distanza di sei – sette mesi.

Per chi è già pensionato, inoltre, non ci saranno particolari variazioni da apportare. Mentre per chi è andato in pensione nel corso del 2020 saranno effettuate maggiori controlli proprio per verificare il livello reddituale del pensionato.

Il calcolo della quattordicesima

La regola per la corresponsione della quattordicesima è quella di avere un reddito complessivo fino a un massimo di 1,5 volte il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti fino al 2016 e fino a 2 volte il trattamento minimo annuo del Fondo lavoratori dipendenti dal 2017.

Più nel dettaglio, il calcolo della quattordicesima in pagamento a luglio avverrà in base a due fattori. Il primo riguarda il numero degli anni di anzianità contributiva, il secondo riguarda i redditi annui percepiti.

Per quanto riguarda l’anzianità contributiva, bisognerà tener conto di chi ha fino a 15 anni (autonomi fino a 18 anni) di contributi versati, chi da 15 a 25 anni (autonomi fino a 28 anni) di contributi e chi oltre i 25 anni (autonomi oltre 28 anni).

Quindi, a seconda della fascia di anzianità contributiva di appartenenza, sarà corrisposta una quattordicesima rispettivamente di 437 euro, di 546 euro o di 655 euro per redditi anni lordi fino a 10.003,70 euro. Per redditi annui più alti, ma non oltre i 13.338,26 euro, il pagamento della quattordicesima sarà, a seconda della fascia di anzianità contributiva di appartenenza, pari rispettivamente a 336 euro, 420 euro o 504 euro.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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