L’alternativa alla quota 103 senza penalizzazioni? Ecco le pensioni anticipate 2025 a 62 anni con 20 anni di contributi. Questo è l’argomento che interessa molti lavoratori. Se, nel 2025, uscire a 62 anni di età è possibile solo con Quota 103, si tratta però di una misura che rischia di essere poco appetibile per chi ha pochi anni di contributi versati. Infatti, occorrono ben 41 anni di versamenti. Inoltre, c’è un altro aspetto molto discutibile.
Visto che servono 41 anni di versamenti, è chiaro che la misura si rivolge a chi ha contributi anche prima del 1996 – ossia a chi avrebbe diritto a un calcolo misto della prestazione.
Perché il calcolo contributivo non è favorevole
Il calcolo contributivo non è vantaggioso rispetto a quello retributivo, ed è il calcolo a cui sono assoggettati quanti hanno il primo versamento successivo al 31 dicembre 1995. Proprio chi rientra pienamente nel sistema contributivo può disporre di un’opzione molto allettante: uscire alla stessa età prevista da Quota 103, ma con meno contributi. Perciò, oggi parliamo di pensioni anticipate 2025 a 62 anni e vediamo come poterlo fare con 20 anni di contributi.
Posso andare in pensione anticipata con 20 anni di versamenti a 62 anni di età? Ecco la risposta
La Quota 103 è l’unica misura, al momento, che consente di uscire dal lavoro a 62 anni di età come soglia minima. Tuttavia, richiede 41 anni di versamenti. Significa che possono accedervi solo coloro che hanno raggiunto quasi i contributi necessari per la pensione anticipata ordinaria (42 anni e 10 mesi per gli uomini o 41 e 10 per le donne).
In più, Quota 103 presenta evidenti penalizzazioni sull’assegno. Anzitutto, pur garantendo l’uscita a 62 anni, la finestra di decorrenza mina tale possibilità a un’età così vantaggiosa:
- 7 mesi di attesa nel settore privato;
- 9 mesi di attesa nel settore pubblico.
Chi esce con Quota 103 non può svolgere attività lavorativa fino ai 67 anni.
Inoltre, come anticipato, occorre accettare un ricalcolo contributivo della prestazione. Chi ha 41 anni di versamenti avrà evidentemente iniziato a versare prima del 1996. Se, al 31 dicembre 1995, possedeva 18 anni di contributi, potrebbe aver diritto al calcolo retributivo esteso ben oltre il 31 dicembre 1995, fino al 31 dicembre 2011. Accettando Quota 103, si può perdere anche oltre il 30% di pensione per questo motivo.
Infine, Quota 103 prevede un importo massimo da non superare. Chi lascia il lavoro con questa misura non può prendere un assegno superiore a 4 volte il trattamento minimo (all’incirca 2.400 euro al mese lordi).
Pensioni anticipate 2025 a 62 anni, come si fa con 20 anni di contributi
Tutti questi vincoli e limiti non gravano su chi riesce a sfruttare la pensione a 62 anni con soli 20 anni di versamenti. Parliamo della pensione anticipata contributiva, rivolta però solo a chi rientra nel sistema contributivo e, in particolare, se il richiedente è una donna che ha avuto figli. In virtù di una novità introdotta dall’ultima legge di Bilancio, la pensione anticipata contributiva, che si ottiene normalmente a 64 anni con 20 anni di versamenti, diventa molto favorevole per le lavoratrici madri: permette, come vedremo, la possibilità di uscita già a 62 anni e 8 mesi.
Infatti, resta la regola dei 4 mesi di sconto per ogni figlio avuto, applicato all’età pensionabile. Si interrompe però il limite di 12 mesi di sconto per chi ha 3 o più figli: nel 2025 tale soglia sale a 16 mesi di massimo sconto, solo per chi ha 4 o più figli. In questo modo, come detto, c’è chi potrà uscire dal lavoro già a 62 anni e 8 mesi, con solo 20 anni di versamenti.
Ecco l’importo minimo della prestazione e come superare l’ostacolo nel 2025
Va ricordato, però, che su questa misura pesa il vincolo dell’importo minimo. Per poter uscire a questa età, infatti, occorre raggiungere una pensione pari a 3 volte l’assegno sociale (poco più di 1.600 euro mensili). Ma, se il richiedente è una donna che ha avuto figli, il limite scende a 2,8 volte per chi ha 1 figlio. E a 2,6 volte per chi ne ha più di uno.
Un’altra novità che favorisce queste pensioni anticipate 2025 a 62 anni con 20 anni di contributi è la possibilità di usare la pensione integrativa per raggiungere le suddette soglie. In pratica, una lavoratrice che ha 4 o più figli e possiede versamenti in un fondo pensione complementare, potrà sommare alla pensione INPS anche quella derivante dal fondo, così da soddisfare il requisito di una pensione pari a 2,6 volte l’assegno sociale.