Ci sono novità per le pensioni anticipate nel 2023 per i lavoratori? Dai vigili del fuoco al comparto difesa, e passando per il comparto sicurezza, ecco le ultimissime. Si tratta, nello specifico, di aggiornamenti forniti al riguardo dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale.
Nella fattispecie, per le pensioni anticipate nel 2023 per i lavoratori, si tratta di una circolare dell’INPS. Precisamente, la numero 28 del 18 febbraio del 2022. Una circolare con la quale l’Istituto di previdenza spiega che, per il biennio 2022-2024, non è scattato alcun adeguamento alla speranza di vita.
Pensioni anticipate nel 2023 per i lavoratori. Dai vigili del fuoco al comparto difesa
Dai vigili del fuoco al comparto difesa, quindi, per le pensioni anticipate nel 2023 per i lavoratori i requisiti anagrafici e contributivi restano invariati. E questo vale, tra l’altro, pure per i lavoratori iscritti alla Gestione spettacolo e sport professionistici. Così come spiegato nella circolare proprio dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale.
Nel dettaglio, le pensioni anticipate nel 2023 per i lavoratori, con i requisiti contributivi che restano invariati sono quelle ordinarie. Ovverosia, quelle che permettono il ritiro dal lavoro con 42 anni e 10 mesi di contributi previdenziali versati. Per gli uomini. E con 41 anni e 10 mesi di contributi previdenziali versati per le donne.
Requisiti anagrafici contributivi invariati pure per la pensione di vecchiaia nel 2023-2024
Oltre all’invarianza dei requisiti per le pensioni anticipate ordinarie nel 2023 e nel 2024, lo stesso dicasi pure per la pensione di vecchiaia. Con il blocco dell’adeguamento alla speranza di vita, infatti, pure per la pensione di vecchiaia continueranno a bastare 67 anni di età. Proprio per andare in pensione nel 2023-2024. Per quel che riguarda il requisito anagrafico richiesto. Un requisito da accoppiare, per quel che riguarda i contributi, ad un’anzianità contributiva pari ad almeno 20 anni.