Pensioni in Bulgaria: la fine dell’era agevolata?

Occhio alle novità inerenti le pensioni in Bulgaria che potrebbero segnare la fine dell'era agevolata. Ecco cosa sta succedendo.
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Fine dell’era agevolata per le pensioni in Bulgaria? Come canta Sfera Ebbasta con il brano Ricchi per sempre: “Ho sempre immaginato una fine diversa, quando i soldi non bastavano per la spesa”. Il tempo non è un fattore immutabile. Tanti sono gli avvenimenti che si susseguono e che possono avere, in modo più o meno incisivo, un impatto sulla nostra esistenza. Basti pensare ai cambiamenti normativi registratosi nel corso degli anni, portando con sé importanti cambiamenti nei requisiti per accedere ad alcune prestazioni o addirittura cancellato alcune misure.

Lo sanno bene i lavoratori che devono prestare attenzione alle varie novità apportante sul fronte pensionistico poiché possono, ad esempio, riguardare possibili modifiche ai requisiti di accesso a tale trattamento.

Anche una volta maturato tale diritto, inoltre, non si possono dormire sempre sonni tranquilli. Questo perché può capitare di imbattersi in alcune situazioni poco piacevoli, come ad esempio scoprire di non aver più diritto ad alcune agevolazioni. Una situazione rara, ma non per questo impossibile. Basti pensare alle pensioni percepite dagli italiani in Bulgaria che rischiano di dover dire addio all’era agevolata. Ma cosa sta succedendo?

Nuovi criteri di esenzione dal regime impositivo italiano applicabili ai pensionati residenti in Bulgaria

Attraverso il messaggio numero 1270 del 3 aprile 2023 l’Inps ha reso noti i nuovi criteri di esenzione dal regime impositivo italiano applicati ai pensionati residenti in Bulgaria, tenendo conto della convenzione italo-bulgara contro le doppie imposizioni fiscali. Entrando nei dettagli viene ricordato che l’Agenzia delle Entrate attraverso l’interpello numero 244 dell’8 marzo 2023 ha sottolineato che:

“”Dall’esame delle disposizioni contenute nella Convenzione Italia-Bulgaria, si evidenzia, che, ai sensi dell’articolo 1, paragrafo 1, tale Trattato internazionale si applica alle persone che sono residenti di uno o entrambi gli Stati contraenti. Il paragrafo 2 dello stesso articolo prevede poi che l’espressione “residente di uno Stato contraente” designa, per quanto riguarda l’Italia, qualsiasi persona fisica che, in virtù della legislazione italiana, è assoggettata ad imposta nel nostro Paese a motivo del suo domicilio e della sua residenza e, per quel che concerne la Bulgaria, qualsiasi persona fisica che possiede la nazionalità bulgara. Ai fini dell’applicazione delle disposizioni convenzionali, una persona fisica può essere, dunque, considerata residente in Bulgaria solo se risulta in possesso della cittadinanza di tale Stato”.

Pensioni in Bulgaria: la fine dell’era agevolata?

Tenendo conto di tali indicazioni, pertanto, si considerano superati i vecchi criteri di esenzione dal regime impositivo italiano.

Per questo motivo si procede ad applicare la detassazione ai sensi della convenzione italo-bulgara soltanto ai pensionati, sia della gestione pubblica che della gestione privata, a patto che provvedono ad allegare all’istanza la certificazione da cui si evinca in modo inequivocabile il possesso della cittadinanza bulgara. In assenza di tale attestato, la pensione viene assoggettata alla tassazione vigente in Italia. Una novità cha avuto immediatamente delle ripercussioni sui pensionati italiani in Bulgaria.

Teoricamente il recupero delle imposte sarebbe dovuto partire dal 2023, ovvero l’anno in cui sono state rese note le nuove disposizioni. L’Agenzia delle Entrate, però, avrebbe iniziato a richiedere il pagamento delle imposte arretrate a partire dal 2016, con tanto di sanzioni per mancato versamento.

L’invio improvviso di questi conguagli fiscali coglie impreparati i pensionati italiani residenti in Bulgaria che avevano deciso di trasferirsi per beneficiare di una maggiore sostenibilità dal punto di vista economico. Ma non solo, questo cambiamento ha sollevato inevitabilmente preoccupazione e dubbi tra i pensionati interessati, ma anche tra gli addetti ai lavori, i quali si chiedono se valga davvero la pena oppure no trasferirsi all’estero per motivi fiscali.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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