Per la stragrande maggioranza delle misure pensionistiche oggi vigenti, i contributi figurativi sono validi sia per il diritto che per il calcolo dell’assegno previdenziale. Naturalmente esistono vincoli e limiti per determinate misure. Ci sono infatti delle misure dove non possono essere sfruttati tutti i figurativi ma solo quelli di un certo tipo o entro una determinata soglia. Ma nella maggior parte dei casi i figurativi sono contributi perfettamente utili a chi deve andare in pensione. Anche l’anno svolto per il servizio militare obbligatorio di una volta, è utile, ma per renderlo tale bisogna adoperarsi.
“Gentile redazione, sto arrivando ormai alla tanto agognata mia pensione. Ho appena compiuto 66 anni di età (il 28 giugno) e pertanto nel 2023 dovrei finalmente andare in pensione dal momento che compirò 67 anni. Ho provveduto a scaricare dal sito dell’INPS il mio estratto conto contributivo. A conti fatti, come anche il mio Patronato ha sottolineato, a marzo 2023 completerò il diciannovesimo anno di contribuzione versata. Dopo la paura immediata di ritrovarmi a giugno 2023 con 67 anni di età ma con nove mesi di contribuzione mancante ai 20 anni richiesti, mi sono ricordato di una cosa. Ho un anno di servizio militare che pare potrebbe tornarmi utile per accedere alla pensione. Mi spiegate come devo fare per farmelo inserire sull’estratto conto?
Il riscatto del servizio militare per la pensione
Il servizio militare è il periodo di contribuzione figurativa più presente nelle carriere dei lavoratori. Ed è un periodo che, come nel caso del nostro lettore, può essere fondamentale per centrare i requisiti utili ad una determinata misura previdenziale. I figurativi per esempio, servono pure per la pensione di vecchiaia ordinaria a 67 anni.
Le due vie utili per l’accredito del servizio militare
Per l’accredito di quest’anno di contribuzione però, occorre presentare domanda di riscatto. Il nostro lettore quindi dovrebbe chiedere all’INPS l’accredito di quest’anno di contribuzione, producendo un’autocertificazione relativa al periodo del servizio militare svolto. Deve essere il diretto interessato quindi a scrivere all’INPS indicando il distretto militare presso cui prestò servizio durante la leva obbligatoria. E naturalmente nell’autocertificazione deve inserire tutti gli altri dati utili affinché l’INPS possa completare la procedura. Sarà proprio l’Istituto previdenziale poi che verificherà tramite il distretto indicato, la bontà e la veridicità delle dichiarazioni rese dal richiedente.
La domanda di pensione può essere utile per farsi accreditare il servizio militar
Per quanto riguarda il nostro lettore, non c’è fretta dal momento che l’accredito del servizio militare può essere chiesto anche in sede di presentazione della domanda di pensione. Potrà farlo l’anno venturo, a giugno del 2023, quando compirà 67 anni di età. Contestualmente alla presentazione dell’istanza di pensionamento infatti, barrando una semplice casella, il richiedente potrà chiedere l’accredito della contribuzione figurativa per il servizio militare obbligatorio. Questa è la procedura più comoda per il nostro lettore, che però potrebbe sfruttare anche il canale diretto. Interpellando il distretto militare dove ha svolto servizio, potrà richiedere il foglio matricolare.