Le misure con le quote sono una costante nel sistema previdenziale italiano. Infatti prima della legge Fornero c’era per esempio la quota 96. Poi è stata la volta della pensione di chi svolgeva particolari e logoranti attività lavorative. Parliamo dello scivolo in regime lavoro usurante, una misura ancora oggi in vigore. ma se si parla di quota, gli ultimi anni hanno fatto registrare una impennata di misure di questo genere. Dalla quota 100 valida per il triennio 2019-2021, alla quota 102 del 2022 ed alla attuale quota 103 che si dice verrà prorogata anche nel 2024.
“Salve, sto verificando la mia possibilità di accedere a qualche scivolo pensionistico, magari allo scivolo usuranti visto che svolgo un lavoro che rientra tra quelli destinatari di agevolazioni in termini di pensionamento (sono un operaio dell’ex FIAT e lavoro in catena di montaggio). Come faccio a calcolare la quota usando anche le frazioni di anno? So che serve quota 97,6.”
Non tutte le quote sono uguali
Che sia quota 96, oppure le nuove quota 100, 102 o 103, o anche la quota 97,6 degli usuranti, una analisi va fatta. Perché il nostro lettore non è certo il solo a chiedersi come fare a completare queste quote di cui ogni giorno si parla. La prima cosa da fare è distinguere tra il funzionamento delle quote alla maniera classica oppure a quella con l’utilizzo delle frazioni di anno. Per esempio, le ultime misure a quota varate, avevano un funzionamento a combinazioni fisse, nel senso che consentivano il pensionamento una volta raggiunta la giusta carriera contributiva e la giusta età anagrafica, ma senza poter variare molto le possibilità. Quota 100 aveva 62 anni come soglia minima di età e 38 anni come età anagrafica minima.
Pensioni con le quote, ecco come funzionano le frazioni di anno, esempi pratici e possibilità
Quota 96, oppure la quota 97,6 degli usuranti e del nostro lettore, funzionano invece diversamente. Per il perfezionamento di queste quote valgono anche le frazioni di quota. In pensione si può andare per esempio, sommando 60 anni e 6 mesi di età e 35 anni e 6 mesi di contributi. Perché così si arriva alla quota 96. Lo stesso vale per la quota 97,6 degli usuranti. Nel 2008 tramite opportuna circolare, l’INPS ha specificato come funzionano le quote con frazioni di anno. Non si deve calcolare tutto in settimane o in mesi, ma in giorni. Parliamo di età anagrafica. E bisogna arrotondare, come sottolinea l’INPS nella circolare n° 60 del 2008, al terzo decimale. Per esempio, 60 anni e 300 giorni e non 60 anni e 10 mesi. I giorni si calcolano da quello successivo del compleanno e fino a quello di maturazione del diritto alla pensione. Il risultato va diviso per 365 quanti sono i giorni dell’intero anno solare. Per i contributi invece si opera in settimane, sommando tutte le settimane degli anni di contribuzione non completi, e dividendo per 52, quante sono le settimane di un anno.
Alcuni esempi pratici di calcolo frazioni di anno per le pensioni a quota
Per capire il funzionamento delle quote, nulla di meglio che partire da alcuni esempi molto semplici.