Pensioni 2021, confermata l’uscita a 66 anni e 7 mesi per lavoratori usuranti e gravosi

Pensioni: confermata nel 2021 l’uscita anticipata per i lavoratori dipendenti impiegati per almeno sette anni negli ultimi dieci in mansioni gravose ed usuranti ed abbiano maturato almeno 30 anni di contributi.
4 anni fa
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Pensione lavori usuranti

Pensioni: confermata nel 2021 l’uscita anticipata per i lavoratori dipendenti impiegati per almeno sette anni negli ultimi dieci in mansioni gravose ed usuranti ed abbiano maturato almeno 30 anni di contributi.

Pensioni per lavoratori usuranti e gravosi: confermata l’uscita anticipata

Coloro che hanno svolto mansioni particolarmente gravose ed usuranti con almeno 30 anni di contribuzione, anche nel 2021, possono continuare ad accedere alla pensione di vecchiaia con 66 anni e 7 mesi anziché attendere i 67 anni.

Il beneficio interessa sia i lavoratori usurati o notturni come disciplinati dal Decreto lgs.

n. 67/2011 sia i lavoratori che appartengono ad una delle 15 categorie professionali c.d. gravose ai sensi della legge n. 232/2016.

Come ha ribadito il Presidente dell’INPS Tridico, l’idea è quella di avanzare per i lavoratori gravosi e usuranti delle possibilità di uscite anticipate dal 2022.

“E’ questo il sentiero su cui bisognerebbe muoversi. Insieme a quello di inserire una pensione di garanzia per i giovani”.

Anche se i contributi incamerati dall’INPS in questo periodo pandemico sono stati di ammontare inferiore, la misura è sostenibile attuabile visto che i conti dell’INPS sono a posto.

Pensioni per lavoratori usuranti e gravosi: chi sono?

Rientrano nella lista dei lavoratori usuranti:

  • i lavori in cassoni ad aria compressa;
  • i lavori notturni;
  • i lavori di asportazione dell’amianto;
  • i lavori in galleria, cava o miniera o svolti in sotterraneo o in spazi ristretti;
  • i lavori svolti ad alte temperature e del vetro cavo;
  • i conducenti di veicoli pesanti, di capienza complessiva non inferiore ai nove posti;
  • i lavori svolti dai palombari.

Nella lista dei lavoratori gravosi rientrano:

  • conducenti treni e personale viaggiante;
  • addetti ai servizi di pulizia;
  • addetti all’assistenza di persone non autosufficienti;
  • operai edili o manutentori di edifici;
  • conducenti di camion o mezzi pesanti;
  • facchini e spazzini;
  • infermieri o ostetriche che operano su turni;
  • guidatori di gru o macchinari per la perforazione nelle costruzioni;
  • operatori ecologici;
  • lavoratori marittimi e pescatori;
  • operai agricoli;
  • operai siderurgici;
  • maestre di asilo nido e scuola dell’infanzia;
  • addetti alla concia di pelli e pellicce.

Pensioni per lavoratori usuranti e gravosi: modalità

Per conseguire il beneficio economico occorre presentare all’INPS, unitamente alla domanda di pensione, una dichiarazione del datore di lavoro redatta sull’apposito modello AP116 (se lavoratore del settore privato o pubblico) o AP117 (se lavoratore domestico) reperibile sul sito istituzionale.

I lavoratori usuranti o notturni devono produrre la documentazione di cui al Dlgs n. 67/2011 e al Dm 20.9.2011.

 

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