Pensioni, domande bloccate per chi punta al 2025 per lasciare il lavoro, perché?

Domande impossibili al momento per la certificazione del diritto all'Ape sociale, ma cosa accade alla pensione anticipata con questa misura nel 2025?
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1 settimana fa
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La pensione di vecchiaia e cosa accade a 67 anni per chi ha preso l’anticipo a 63 anni
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La situazione del sistema pensioni italiano è in una fase di vero stallo. Come più volte abbiamo detto e come sempre accade quando alle porte c’è una possibile riforma delle pensioni, nulla è certo per il 2025.
A maggior ragione per via del fatto che praticamente oggi non c’è una misura certa che i lavoratori potranno sfruttare nel 2025. Tra le tante ipotesi che si fanno per la riforma del sistema l’anno venturo, anche alcune misure che sembravano inviolabili, tra cui le pensioni anticipate ordinarie rischiano di subire qualche modifica.

Soprattutto per quanto concerne le finestre di decorrenza, perché sui requisiti dovrebbero essere scongiurati eventuali inasprimenti. Ma oggi il nostro focus si concentra sulle pensioni con l’Ape sociale. Perché c’è chi punta a questa misura per andare in pensione nel 2025. Una misura che però diventerà attiva solo dopo che la legge di Bilancio sarà definita. Altrimenti, se tutto resterà come oggi, niente da fare e misura cestinata.

“Buonasera, sono un lavoratore in edilizia e pensavo all’Ape sociale per poter andare in pensione nel 2025. Devo essere sincero, non ho chiesto ancora al Patronato e volevo un chiarimento da parte vostra. Con mio fratello abbiamo provato a fare tutto con lo SPID, cioè a fare quel passaggio propedeutico all’Ape che si chiama domanda di certificazione del diritto. Ma dal sito notiamo che ci dicono che la domanda non si può fare perché l’Ape sociale cessa il 31 dicembre 2024. Allora ormai è definitiva la sua chiusura? Devo abbandonare le mie speranze? A febbraio faccio 36 anni di contributi e pure 63 anni e 5 mesi di età.”

Pensioni, domande bloccate per chi punta al 2025 per lasciare il lavoro, perché?

In effetti il nostro lettore ha pienamente ragione. Ciò che ha notato sul sito dell’INPS dalla sua area riservata, cioè l’impossibilità a presentare la domanda di certificazione del diritto nasce dal fatto che ad oggi l’Ape sociale chiude al 31 dicembre 2024.

La pensione 2025 non è possibile con l’Ape sociale? Al momento la risposta è negativa. Ma non è detto che il governo non decida di attivare la misura anche l’anno venturo, prorogando come ha fatto nel 2024. Infatti la legge di Bilancio 2024 ha prorogato l’Ape Sociale fino al 31 dicembre 2024, e ci si attende la stessa cosa anche per il 2025. Salvo che si decida invece di bloccare l’esperienza dell’Anticipo pensionistico sociale e che si passi eventualmente a nuove misure. Dopo l’ultima proroga, quel passaggio precedente al pensionamento, ovvero la domanda di certificazione del diritto all’Ape sociale, è stato spalmato in 3 finestre annuali. Le domande per la certificazione dei requisiti dell’Ape sociale infatti nel 2024 andavano presentate entro il 31 marzo ed entro il 15 luglio, ma c’è ancora l’ultima finestra entro il 30 novembre 2024.

Ape sociale e pensione 2025 cosa accade?

Effettivamente chi completa i requisiti per l’Ape sociale solo nel 2025, deve avere pazienza. Deve attendere buone nuove dal governo, con la proroga della misura al 2025. A proroga ottenuta, dovrà prima presentare la domanda di certificazione, e già nel mese di gennaio dovrebbe sbloccarsi quella procedura che giustamente adesso è bloccata visto l’empasse del governo sulla misura. Probabilmente, a misura completata, le finestre per l’istanza certificativa rimarranno quelle attuali. Pertanto per chi può uscire dal lavoro con l’Ape sociale entro giugno 2025, dovrà presentare domanda di certificazione entro la prima finestra del mese di marzo 2025. Si rammenta che la domanda di certificazione del diritto alla pensione con l’Ape sociale non è altro che la richiesta di conferma all’INPS riguardo il diritto a sfruttare questa misura.

Ecco cosa potrebbe accadere alla pensione anticipata con l’Ape sociale

Un dubbio che oggi non può essere escluso riguardo alla misura, anche se prorogata, riguarda eventualmente i requisiti per l’accesso.

Nulla dovrebbe cambiare, ma non si può mai dire. Infatti anche lo scorso anno doveva rimanere tutto invariato e poi invece arrivarono le modifiche. Infatti l’età passò da 63 a 63 anni e 5 mesi. Mentre per i lavori gravosi si tornò alle originali 15 attività che tra l’altro sono le stesse della quota 41 per i precoci. Un taglio netto dei lavori gravosi che danno diritto alla misura. Quindi, per forza di cose gli interessati all’Ape sociale dovranno attendere la legge di Bilancio e verificare prima di tutto se la misura verrà confermata. E poi come verrà confermata. Fermo restando che al momento come non ci sono voci negative o positive sulla proroga della pensione 2025 con l’Ape. Non ci sono voci di cambiamenti, sia per i lavori gravosi, che per le altre categorie a cui la misura si applica anche oggi, cioè invalidi, caregivers e disoccupati.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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