Pensioni e bonus stipendio: a 55 anni 30.000 euro più 33 mesi di stipendio pagato, ecco nuovi incentivi

Tra incentivi al'esodo, pensioni e bonus stipendio ecco cosa bolle in pentola in Stellantis per gli stabilimenti italiani.
5 giorni fa
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Pensioni e bonus stipendio
Foto © Pixabay

Che i dazi finiranno con il colpire pesantemente l’economia italiana tanti sono convinti. Da un settore all’altro però l’impatto cambia. Uno dei settori più colpiti in Italia sarà l’Automotive. Certo, non sarà un colpo duro come in Germania, perché noi negli States esportiamo meno auto dei tedeschi, però è inevitabile che il contraccolpo lo subiamo. Ed in Stellantis, ovvero l’ex Fiat che si chiama così dopo la fusione con i francesi di PSA, ipotizzano un nuovo tracollo. Perché a dire il vero in Stellantis da anni si vivono periodi di profonda crisi. Cassa integrazione costante, praticamente perpetua o quasi in diversi stabilimenti italiani.

E riduzioni di personale, soprattutto nell’indotto. I tagli di organico però sono anche agevolati da una sorta di mega incentivo all’esodo che da anni a fasi alterne e di stabilimento in stabilimento, Stellantis attua. Incentivi che di fatto sono assegnati a chi decide di lasciare autonomamente l’azienda. Ed una nuova tornata di questo genere di provvedimenti è in arrivo. Con incentivi a chi è vicino alle pensioni con un bonus sullo stipendio in aggiunta al premio per lasciare la fabbrica.

Pensioni e bonus stipendio: a 55 anni 30.000 euro più 33 mesi di stipendio pagato, ecco nuovi incentivi

Da Pomigliano d’Arco a Pratola Serra, da Melfi a Mirafiori e adesso Cassino. Una cosa che accomuna queste località d’Italia è la presenza di fabbriche che una volta erano Fiat, poi sono diventate FCA e adesso Stellantis. Ma la cosa che le accomuna tutte per davvero, sono le intese sugli incentivi all’esodo che l’azienda mette a segno e a disposizione dei lavoratori.

Una intesa pare sia in procinto di essere siglata anche per lo stabilimento di Cassino. Una fabbrica dove pare, come si legge su diversi siti locali, ci sono circa 500 esuberi strutturali. Continua quindi la riduzione di organico a Cassino, dove a conti fatti sono 800 i lavoratori che negli ultimi 3 anni sono andati via dallo stabilimento.

I nuovi piani di Stellantis per gli incentivi all’esodo

Via libera o quasi al nuovo piano di uscite incentivate di Stellantis. In tutta Italia è dal 2016, quando Stellantis era ancora FCA, che si adotta questa soluzione per ridurre personale. Gli incentivi all’esodo, ovvero l’offerta di un autentico premio in denaro per far andare via un lavoratore, dal 2016 ha portato l’ex Fiat ad una riduzione di 14.000 addetti. Anche il vendere le uscite incentivate di chi è vicino alla pensione come un qualcosa che favorisce il turnover non è reale. Perché proprio su Cassino i dati stridono. Ed a fronte di quei tagli che negli ultimi 36 mesi hanno portato ad una riduzione di organico di 800 lavoratori, le assunzioni sopraggiunte sono state zero. Infatti è da prima della pandemia che a Cassino non si assumono nuovi addetti e non si stabilizzano eventualmente i somministrati. Oggi in base al numero di veicoli prodotti, l’organico di Cassino, che rispetto a 10 anni fa è ridotto della metà o quasi, presenta ancora esuberi.

Segno che si producono sempre meno veicoli, a prescindere dai dazi di Trump. Come detto sono ancora 500 e più gli esuberi, tanto è vero che anche a fabbrica aperta, nei giorni in cui si lavora, sono circa 600 gli addetti in cassa integrazione.

Uscite incentivate non solo per i vicini alla pensione e bonus stipendio

Ecco quindi che si pensa ad un nuovo piano di uscite incentivate. Dopo l’ok già confermato per gli stabilimenti di Pomigliano d’Arco e Pratola Serra, c’è attesa per il piano di Cassino. Stellantis nel 2025 adotta la linea di piani differenziati di stabilimento in stabilimento. In passato aveva adottato la via di piani a livello nazionale. Ma cambia poco nella sostanza. L’allarme è stato dato dal segreteria provinciale della Uilm che però conta che il piano sia numericamente inferiore agli esuberi paventati. In base alle intese trovate a Pomigliano d’Arco e Pratola Serra, la linea sarà la stessa anche per Cassino. Potrebbe infatti esserci il solito bonus in denaro per uscire, l’erogazione di diverse mensilità di stipendio anticipate e una integrazione alla NASPI. Nello specifico, un lavoratore di 55 anni di età dovrebbe godere di 33 mesi di stipendio più un bonus in denaro da 30.000 euro. Ma il piano prevede uscite anche dei più giovani. Con a 50 anni ecco 30 mesi di stipendio anticipato e 30.000 euro di incentivo, a 45 anni soliti 30.000 euro di bonus e due anni di stipendio, per finire ai più giovani, con 35 anni di età a cui verrebbe concesso un anno di stipendio e 20.000 euro di premio.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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