Pensioni estero 2022: controlli esistenza in vita, accertamenti e sospensioni

Al via la prima fase di controlli esistenza in vita dei pensionati italiani all’estero. Come funzionano gli accertamenti a distanza.
3 anni fa
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esistenza in vita
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Al via la campagna dei controlli sulle pensioni all’estero 2022. L’Inps, come ogni anno, invia ai pensionati residenti all’estro la modulistica necessaria con le istruzioni per la conferma di esistenza in vita.

Questo al fine di evitare pagamenti a persone magari decedute di cui l’Inps non è ancora a venuto a conoscenza data la difficoltà a reperire informazioni oltreconfine. Soprattutto se si tratta di pensionati che hanno scelto di trasferirsi in un Paese lontano i cui scambi di informazioni con la madre patria sono difficoltosi.

Censimento dei pensionati all’estero

Ma come funziona la campagna di controllo e accertamento di esistenza in vita? Per assicurare la regolarità dei pagamenti, l’Inps si avvale della collaborazione di Citibank, la banca che esegue i pagamenti delle pensioni all’estero.

L’accertamento parte quindi dall’Inps in Italia, ma è eseguito da Citibank. La verifica dell’esistenza in vita è condotta in due fasi, cronologicamente distinte in rapporto ai Paesi di residenza dei pensionati. La prima fase interessa i pensionati residenti in Europa, Africa, Oceania. La seconda fase, il resto del mondo.

La prima fase ha inizio il 7 febbraio con la spedizione dei plichi e dei moduli ai pensionati da parte di Citibank. La modulistica dovrà pervenire compilata e firmata entro il 7 giugno. Mentre la seconda fase avrà inizio il 14 settembre per terminare il 12 gennaio 2023. Qualora la documentazione non dovesse pervenire nei termini, l’Inps procederà alla sospensione dei pagamenti delle pensioni.

Rilevazione esistenza in vita

Per la rilevazione di esistenza in vita dei pensionati è necessario compilare in tutte le sue parti i moduli inviati e produrre documentazione di supporto  (fotocopia di un documento d’identità del pensionato con foto).

Bisognerà poi contattare il servizio di assistenza che Citibank rende disponibile ai pensionati. Il tutto sarà quindi supportato da una videochiamata. L’Inps e il Ministero degli Affari Esteri hanno condiviso un progetto che permette ai pensionati di rapportarsi con gli uffici consolari tramite un servizio di videochiamata.

Il pensionato, dopo aver compilato il modello ricevuto da Citibank, lo dovrà trasmettere compilato, in copia,  all’indirizzo di posta elettronica istituzionale dell’ufficio consolare del Paese di residenza.

Questi contatterà poi il pensionato utilizzando l’indirizzo email tramite videochiamata, attraverso gli applicativi ad oggi più diffusi come ad esempio Skype, Zoom, Microsoft Teams, Webex o WhatsApp.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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