Pensioni gennaio 2025, chi rischia di prendere zero

L’inizio del 2025 porta ricalcoli fiscali INPS, con possibili azzeramenti dei cedolini pensionistici di gennaio e febbraio.
3 giorni fa
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conguaglio pensione zero
Foto © Pixabay

L’inizio del 2025 porta con sé per i pensionati italiani il pagamento pensioni gennaio 2025. Si parte il giorno 3 gennaio. Tuttavia, questa data potrebbe riservare una spiacevole sorpresa per alcuni beneficiari.

L’INPS, infatti, ha comunicato l’effettuazione di un ricalcolo delle ritenute fiscali relative all’anno precedente, il 2024 (c.d. conguaglio fiscale), che potrebbe portare, in casi estremi, all’azzeramento dell’importo della pensione per i primi due mesi del nuovo anno.

Il conguaglio sulle pensioni gennaio e febbraio 2025

L’INPS, come noto, in qualità di sostituto d’imposta, è responsabile dell’applicazione delle ritenute erariali sulle prestazioni pensionistiche.

Per il 2024, è effettuato un conguaglio fiscale basato sull’ammontare complessivo delle pensioni erogate dall’istituto durante l’anno. Questo ricalcolo riguarda:

  • IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche);
  • addizionali regionali e comunali.

Il conguaglio non include le prestazioni percepite da altri enti previdenziali, concentrandosi esclusivamente sui trattamenti pensionistici erogati dall’INPS. Se nel corso del 2024 le trattenute fiscali sono state inferiori rispetto al dovuto, l’INPS procederà al recupero delle somme mancanti sulle pensioni di gennaio e febbraio 2025.

Possibili azzeramenti dell’assegno

Un aspetto particolarmente delicato del ricalcolo riguarda i casi in cui il conguaglio fiscale risulti particolarmente gravoso. Se l’importo da recuperare fosse pari o superiore al valore della pensione mensile, l’INPS potrebbe azzerare le rate di gennaio e febbraio 2025 per coprire il debito fiscale.

Questa eventualità significa che alcuni pensionati potrebbero ricevere un cedolino completamente privo di importo, una situazione che potrebbe mettere a dura prova la stabilità economica di chi vive esclusivamente della propria pensione.

Categorie escluse dal ricalcolo e beneficiari con rateizzazioni estese

Non tutti i pensionati saranno coinvolti in questi recuperi fiscali gravosi. Esistono, infatti, alcune eccezioni e particolari disposizioni volte a tutelare le fasce più vulnerabili:

  • pensionati con redditi annui inferiori a 18.000 euro – per questa categoria, se il ricalcolo fiscale ha generato un conguaglio a debito superiore a 100 euro, l’INPS estenderà il recupero su un arco temporale più lungo, fino a novembre 2025. Questo consente di diluire l’impatto del conguaglio, evitando di compromettere i pagamenti mensili iniziali;
  • prestazioni escluse dalle trattenute fiscali – alcune tipologie di pensioni e assegni non sono soggette a tassazione, e quindi non rientrano nelle trattenute e nei ricalcoli (conguaglio). Tra queste si annoverano le prestazioni di invalidità civile; pensioni sociali; assegni sociali; prestazioni non tassabili per residenza estera; benefici concessi alle vittime del terrorismo.

Pensioni gennaio 2025: un’ordinaria operazione con conseguenze straordinarie

Il conguaglio fiscale annuale effettuato dall’INPS è un’operazione ordinaria prevista dalla legge, ma la sua applicazione può avere ripercussioni straordinarie per i pensionati.

L’azzeramento temporaneo sul pagamento pensioni gennaio 2025 e febbraio 2025, è una misura eccezionale che viene adottata solo nei casi in cui non sia possibile altrimenti recuperare le somme dovute. Questa eventualità, per quanto rara, evidenzia l’importanza di pianificare le proprie finanze con attenzione, specialmente per chi dipende esclusivamente dalla pensione.

Riassumendo…

  • Pagamenti pensioni gennaio 2025: possibili azzeramenti per ricalcoli fiscali IRPEF e addizionali 2024.
  • Ricalcoli INPS: coinvolte solo pensioni erogate dall’INPS, esclusi assegni da altri enti.
  • Azzeramenti cedolino: pensione a zero se conguaglio supera importo mensile di gennaio o febbraio.
  • Categorie protette: redditi pensionistici sotto 18.000 euro dilazionano il debito fino a novembre 2025.
  • Prestazioni esenti: esclusi invalidità civile, pensioni sociali, assegni sociali e benefici vittime terrorismo.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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