Anche per il mese di gennaio 2021, le Poste pagheranno le pensioni in anticipo. Gli assegni, comprensivi di adeguamenti per il 2020, saranno disponibili a partire dal 28 dicembre per chi ritira la pensione in contanti allo sportello.
Il servizio è attivo anche per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution. Ma anche per i titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti da oltre 7.000 ATM Postamat, senza bisogno di recarsi allo sportello.
Quindi, come per le volte precedenti, anche per il mese di gennaio le pensioni saranno anticipate di una settimana circa. Di seguito, il calendario predisposto, insieme all’Inps, per il ritiro in base a turnazione in ordine alfabetico e la data di valuta. Si comincerà il 28 dicembre 2020 per terminare il 2 gennaio 2021.
Pensioni di gennaio anticipate in posta dal 28 dicembre
“In funzione di una nuova ed importante diffusione del virus Covid-19 – si legge in una nota – Poste Italiane ricorda l’esigenza di agire con responsabilità nel rispetto delle indicazioni delle autorità.
In tal senso, la volontà di continuare a garantire un servizio essenziale per la vita del nostro Paese, coniugata con la necessità di tutelare la salute di clienti e dipendenti, impone l’adozione di provvedimenti rispondenti alle disposizioni normative attualmente in vigore”.
Il calendario e l’ordine alfabetico
Pertanto, coloro che non possono evitare di ritirare la pensione in contanti in un Ufficio Postale, dovranno presentarsi agli sportelli rispettando la turnazione alfabetica prevista dal seguente calendario che potrà variare a seconda del numero di giorni di apertura dell’ufficio postale di riferimento. I cognomi:
- dalla A alla B lunedì 28 dicembre 2020;
- dalla C alla D martedì 29 dicembre 2020;
- dalla E alla K mercoledì 30 dicembre 2020;
- dalla L alla O giovedì 31 dicembre 2020;
- dalla P alla Z sabato 2 gennaio 2021.
Si ricorda che nelle giornate del 31 dicembre e 2 gennaio le poste svolgeranno servizio solo al mattino.
Con la pensione di gennaio anche i conguagli 2020
L’assegno della pensione di gennaio conterrà anche gli adeguamenti economici per il 2020. Come ha precisato l’Inps in una recente circolare, sarà corrisposto a gennaio l’adeguamento degli importi già erogati nel 2020 sulla scorta dei dati dell’inflazione rilevati in via definitiva dall’Istat.
Lo scorso anno gli aumenti erano stati riconosciuti sulla base di un tasso di inflazione dello 0,4%. Il Mef ha poi rilevato un aumento dello 0,5%, come testualmente riportato:
la variazione percentuale verificatasi negli indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, senza tabacchi, tra il periodo gennaio-dicembre 2018 ed il periodo gennaio-dicembre 2019 è risultata pari a + 0,5.
Pertanto le pensioni subiranno un conguaglio a credito dello 0,1% con l’attribuzione nel cedolino del mese di gennaio 2021 della differenza. Conguaglio che andrà a recuperare la minore indicizzazione concessa provvisoriamente del 2020 rispetto al dato definitivo certificato (0,5% contro lo 0,4% per l’appunto).