Pensioni: gli extracomunitari tengono a galla le pensioni degli italiani

Gli extracomunitari versano 10,8 miliardi di contributi ma ricevono in cambio prestazioni dieci volte più basse. Così l’Italia tiene a galla le pensioni degli italiani.
2 anni fa
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L’apporto lavorativo e contributivo degli stranieri in Italia è fondamentale per la tenuta delle pensioni. Se non fosse per il contributo degli extracomunitari, il sistema pensionistico italiano, distorto così com’è, sarebbe già in default.

Non è una novità. Si sa che negli ultimi 25 anni sono più i soldi che lo Stato ha speso sottoforma di pensioni e assistenza che quelli incassati come contributi. Al punto che il lavoro straniero in Italia è diventato oggi indispensabile più che mai.

Senza extracomunitari, niente pensioni

Anche e soprattutto perché non si fanno più figli.

Il boom demografico degli anni 60 è ormai un tenue ricordo e il ritorno a quei tempi è inimmaginabile oggi. Così la carenza di manodopera impone al sistema Italia di importare manodopera straniera.

Come dice Pasquale Tridico, presidente dell’Inps, intervenendo al convegno “Italia, pensioni e mobilità: storie di partenze e di ritorni’

“gli extracomunitari contribuiscono per 10,8 miliardi di contributi su un monte complessivo di 160 miliardi. A fronte di ciò, gli extracomunitari fruiscono di prestazioni pensionistiche per appena 1,2 miliardi su circa 100 miliardi erogati dall’Istituto”.

In pratica gli stranieri contribuiscono di più al mercato del lavoro di quanto ricevano in termini di prestazioni previdenziali. E questo crea per loro una situazione di deficit, mentre per gli italiani si tratta di un guadagno.

Immigrazione e riforme

In ogni caso – come osservano dal Centro Studi di Itinerari Previdenziali – in futuro l’apporto dei flussi migratori non saranno sufficienti a contenere la spesa per le pensioni. Il calo demografico è troppo marcato e rischia di mandare in rovina gli equilibri di bilancio dell’Inps.

In Italia c’è una nascita ogni due decessi. Di questo passo a fine secolo la popolazione italiana sarà più che dimezzata. Il quadro che emerge dall’ultimo censimento dell’Istat è drammatico. Circa 390 mila nascite nel 2021.

In questo contesto negativo che dura ormai da anni, dove ci sono più morti che nati, inutile farsi illusioni: la spesa per le pensioni non può reggere.

Soprattutto in un Paese che spende il 17% del Pil per la previdenza e che manda di fatto i lavoratori in pensione prima rispetto al resto d’Europa.

Il problema è che oggi si spende ancora troppo e si incassa poco perché ci sono pochi lavoratori. Come osserva il presidente dell’Inps Pasquale Tridico: “impossibile mantenere gli attuali livelli di spesa con 23 milioni di lavoratori”.

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aggettivo

foreign, alien, overseas, outlandish


sostantivo

foreigner

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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