Pensioni: importo medio nel 2020 scende a 1.249 euro

L’importo medio mensile delle pensioni in Italia è 1.249 euro. Il numero dei pensionati è di 17,8 milioni per una spesa di 213 miliardi.
4 anni fa
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L’importo medio delle pensioni in Italia non cresce. Rispetto a un anno fa, l’assegno medio è di 1.249 euro. Lordi naturalmente. Al netto delle ritenute fiscali si scende poco sotto la soglia psicologica dei 1.000 euro al mese.

E’ quanto emerge dall’osservatorio dell’Inps sul monitoraggio dei flussi pensionistici in Italia. Si tratta di dati che vengono elaborati periodicamente e diffusi a fini statistici. Sono indicativi di quanto il potere di acquisto dei pensionati sia inesorabilmente in calo da anni.

Pensioni, importo medio 1.249 euro

Più nel dettaglio, il totale delle pensioni con decorrenza nel 2020 è di 844.879, per un importo medio mensile alla decorrenza di 1.249 euro. Mentre quelle con decorrenza nel periodo gennaio-marzo 2021 sono state 188.840 in totale, per un importo medio di 1.190 euro.

Tali i valori si riferiscono alle pensioni di vecchiaia. compresi i prepensionamenti per il fondo pensioni dei lavoratori dipendenti (FPLD) e gli assegni sociali, alle pensioni anticipate, a quelle di invalidità e a quelle ai superstiti di tutte le gestioni.

I dati del primo trimestre

In particolare, per quanto riguarda le singole categorie, le pensioni con decorrenza 2020 sono state:

  • 021 di vecchiaia;
  • 125 anticipate;
  • 137 di invalidità;
  • 596 ai superstiti.

Analizzando le singole gestioni, il FPLD ha totalizzato 358.556 pensioni nel 2020 e 87.472 nel primo trimestre 2021. Seguono la gestione dipendenti pubblici con rispettivamente 167.178 e 22.858. Artigiani (91.764 e 22.001), commercianti (80.148 e 18.796), parasubordinati (37.823 e 8.740) e coltivatori diretti, coloni e mezzadri (40.287 e 9.859). Gli assegni sociali sono stati 69.123 nel 2020 e 19.114 nel 2021.

Le pensioni del 2020

In totale, le pensioni esistenti e liquidate dall’Inps nel 2020 sono 17.799.649. Di queste, 13.816.971 (77,6%) sono di natura previdenziale (vecchiaia, invalidità e superstiti), mentre le altre  3.982.678 (22,4%) di natura assistenziale (invalidità civili, indennità di accompagnamento, pensioni e assegni sociali).

Lo scorso anno la spesa complessiva annua per le prestazioni è stata pari a 212,9 miliardi di euro, di cui 190 miliardi sostenuti dalle gestioni previdenziali e 22,9 miliardi da quelle assistenziali.

La maggior parte delle prestazioni riguarda le gestioni dei lavoratori dipendenti privati (48,9%) che ricadono sul Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD).

Il fondo è il più grande fra tutti i vari fondi pensionistici e gestisce il 46,3% del complesso degli assegni erogati e il 59,1% degli importi in pagamento.

Le gestioni dei lavoratori autonomi erogano il 28% delle pensioni, per un importo in pagamento del 24,2%. Mentre le gestioni assistenziali erogano il 22,4% delle prestazioni con un importo in pagamento pari al 10,8% del totale.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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