Le pensioni di invalidità civile aumentano fino a 651 euro al mese per tredici mensilità. Una misura tanto attesa dopo la sentenza della Corte Costituzionale dello scorso mese di giugno.
Il provvedimento è contenuto nel Dl di agosto, ma era stato anticipato già dal precedente decreto Rilancio e dal premier Giuseppe Conte che nella presentazione del decreto ha parlato di significativi incrementi rispetto ai circa 285 euro mensili attualmente previsti dalla legge.
Pensioni di invalidità civile, la sentenza della Corte Costituzionale
Come sancito dalla Corte Costituzionale, gli attuali assegni di assistenza erogati dall’Inps e spettanti agli invalidi civili totali sono troppo bassi perché “insufficienti a garantire il soddisfacimento delle elementari esigenze di vita”.
Quando saranno pagati i nuovi importi?
Ma quando arriveranno gli aumenti? Secondo la legge, gli aumenti dovrebbero scattare al momento dall’entrata in vigore del decreto legge appena varato dal governo. A tutti gli effetti, però, il nuovo assegno potrà essere erogato solo dopo che l’apposito fondo costituito con il decreto Rilancio (inizialmente da 46 milioni di euro) sarà reso disponibile e, soprattutto, dopo che l’Inps avrà emanato apposita circolare esplicativa.
Il nuovo importo dell’assegno per gli invalidi al 100%
A oggi l’assegno per gli invalidi civili totali è di 285,66 euro a condizione di possedere un reddito personale non superiore a 16.814,34 euro annui. Questo sarà più che raddoppiato, a 651,50 euro, in base alle nuove disposizioni del legislatore per tutti coloro che hanno un’invalidità civile totale, sempre nei limiti di reddito di cui sopra. L’incremento sarà però condizionato alle vecchie regole previste dalla legge numero 448 del 2011 (“incremento al milione”, riferito alle vecchie lire) nei limiti di reddito personale stabiliti in euro 8.422,85 euro all’anno (14.396,72 euro se c’è anche il coniuge). Facile quindi che l’Inps chiederà agli aventi diritto una dichiarazione prima di riconoscere i nuovi importi anche a coloro che non hanno compiuto i 60 anni di età.
Per gli invalidi civili parziali non cambia nulla
Per gli invalidi civili con grado di invalidità inferiore al 100%, cioè con percentuale ricompresa fra 74% e 99% l’importo dell’assegno non subirà alcun incremento. Costoro continueranno a percepire l’assegno Inps pari a 285,66 euro. La Corte Costituzionale è infatti intervenuta solo a favore di coloro che risultano invalidi totali e cioè che non sono in grado di procurarsi mezzi economici per vivere e ai quali lo Stato deve assicurare una vita dignitosa.