Per quanto riguarda la pensione dei militari, la circolare 154 del 2015 dell’Inps ricorda che, interpretando le norme contenute nella Legge di Stabilità 2014 sul divieto della promozione alla vigilia della cessazione del servizio, non è consentita una pensione o una buonuscita più alta a quei militari che hanno conseguito la promozione a decorrere al giorno precedente la cessazione del servizio. Con l’abrogazione degli articoli 1076 1082 e 1083 del Codice dell’amministrazione militare da parte della Legge di Stabilità la promozione di grado superiore nell’ultimo giorno di servizio non può essere concessa a:
- coloro che cessano il servizio per raggiungimento del limite di età
- coloro che non possono conseguire una promozione perché divenuti o valutati inabili al servizio o deceduti
- coloro che cessano il servizio per infermità decesso a causa di servizio.
L’abrogazione dell’articolo 1077, invece, disposta sempre dalla Legge di Stabilità, vieta la promozione nell’ultimo giorno di servizio per
- Coloro che sono giudicati idonei e iscritti in quadro di avanzamento e non promossi o che non possono essere valutati per aver raggiunto i limiti di età o perché divenuti permanentemente inabili al servizio incondizionato o perché deceduti
- Chi ha maturato l’anzianità per l’avanzamento ma non può esservi incluso perché divenuto inabile al servizio o perché deceduto
- Chi, incluso nelle aliquote di valutazione per l’avanzamento, che si vengano a trovare nelle condizioni descritte sopra prima dell’iscrizione ai quadri di avanzamento.
L’Inps nella circolare ricorda, quindi che sia le prestazioni pensionistiche che le indennità di buonauscita successive al 31 dicembre 2014 sono liquidate senza considerare il beneficio apportato dalla promozione di grado sopraggiunta l’ultimo giorno di servizio.