Che cosa è il montante contributivo e come si rivaluta nel tempo? Non tutti sanno che i contributi versati durante la carriera lavorativa costituiscono quel tesoretto su cui si calcola la futura pensione.
Versamenti dopo versamenti, i contributi si sommano nella gestione pensionistica di appartenenza e formano il montante contributivo. Per legge si rivaluta ogni anno e, al momento della domanda di pensione, si trasforma in rendita vitalizia.
Montante contributivo, come si rivaluta
La cifra accantonata, vuoi mediante versamenti obbligatori, vuoi attraverso riscatti volontari, costituisce la base individuale sopra la quale l’ente pensionistico liquida la pensione.
Il montante contributivo si calcola quindi come la somma dell’ammontare dei contributi di ciascun anno. E’ rivalutato annualmente sulla base del tasso di capitalizzazione risultante dalla variazione media quinquennale del Pil.
La rivalutazione del montante contributivo su base composta è fatta il 31 dicembre di ciascun anno. Ad esclusione della contribuzione relativa all’ultimo anno lavorato e influisce sulle pensioni che decorrono dal 1° gennaio dell’anno successivo. L’importo così ottenuto costituisce il tesoretto individuale per i periodi maturati dopo il 31 dicembre 1995.
Come si calcola la pensione
Per ottenere la pensione, si applica al montante contributivo, opportunamente rivalutato, il relativo coefficiente di trasformazione. Cioè una percentuale stabilita dalla legge e commisurata con l’età anagrafica del lavoratore.
Il montante contributivo si trasforma quindi in rendita pensionistica per tutta la durata della vita del beneficiario. Naturalmente, detto coefficiente cambia in base all’età anagrafica. Vale a dire che la pensione sarà maggiore quanto minori saranno le aspettative di vita del cittadino che va in pensione.
Questo discorso vale solo per la parte contributiva del montante e in regime di calcolo contributivo della pensione. Per i versamenti effettuati prima del 1996, il sistema di calcolo è retributivo e si applica un diverso metodo di calcolo.
Si parla in questo caso di pensione liquidata col sistema di calcolo retributivo, dove non si fa riferimento solo ai contributi versati, ma soprattutto al livello di stipendio percepito e rivalutato negli ultimi anni di lavoro svolto.