Nel mese di aprile le pensioni sono state pagate a scaglioni, seguendo l’ordine alfabetico, per cercare di contenere al minimo code e assembramenti presso gli uffici postali. Questa necessità resta impellente anche per i mesi prossimi. Sono allo studio alcune soluzioni per cercare di andare incontro ai pensionati più anziani, che tendenzialmente sono quelli che non dispongono di strumenti di accredito online, e, al tempo stesso, ridurre al minimo i pagamenti agli sportelli.
Una possibile idea potrebbe essere quella di impiegare le forze dell’ordine per consegnare le pensioni a domicilio agli anziani over 75 anni. La decisione potrebbe essere prese nelle prossime ore.
Ricordiamo che anche le prossime pensioni, come accaduto per quelle di aprile, saranno pagate a partire dalla fine del mese in corso. Già fissate in calendario le date del 27 di aprile e del 26 di maggio 2020. Probabilmente la soluzione per evitare code e assembramenti sarà più drastica di quella già attuata ritenuta non sufficiente.
La ratio della misura è facilmente intuibile: gli anziani sono i soggetti più a rischio nel caso di contagio ma sono anche il target che ha meno accesso agli strumenti informatici. L’idea è semplice: il ricorso ai carabinieri permetterebbe di coprire tutto il territorio nazionale. Il pensionato dovrà semplicemente compilare la delega per autorizzare l’incaricato delle forze dell’ordine al ritiro della pensione in sua vece. In un primo momento la novità potrebbe interessare chi ritira la pensione alle poste ma non è escluso che sarà estesa anche agli sportelli bancari, sempre per lo stesso motivo.
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